25 anniversario strage di Via D'Amelio

Associazione le Agende Rosse Diritti Civili & Legalità

The story

Cari amici,

 

come sapete quest'anno ricorrerà il venticinquesimo anniversario della strage di Via D'Amelio. Un quarto di secolo di omertà e insabbiamenti. Quando ho iniziato la mia battaglia, esattamente 10 anni fa, con la lettera-denuncia "19 luglio 1992: una strage di Stato" sapevo che arrivare alla Verità e alla Giustizia sarebbe stato difficile come svuotare il mare con un cucchiaio. Però ho iniziato lo stesso e, giorno per giorno, si sono uniti a me, con il loro piccolo cucchiaio, altri compagni di lotta e di strada. Oggi, all'alba di questa venticinquesima ricorrenza e a dispetto di tutte le difficoltà incontrate, possiamo dire che alcuni risultati li abbiamo raggiunti: l'agenda rossa è entrata a far parte dell'immaginario collettivo di questo Paese come il simbolo della richiesta di verità fino a questo momento negata e insabbiata, e non da Cosa Nostra ma da parti deviate dello Stato; Nicola Mancino è stato messo con le spalle al muro ed ha dovuto ammettere la falsità delle sue dichiarazioni riguardo il suo incontro con Paolo il 1 luglio 1992; il processo sulla trattativa Stato-mafia è partito. E, contro ogni previsione, è arrivato anche l'ultimo e meraviglioso successo: la sentenza del processo sulla strage di Via D'Amelio ha confermato, per la prima volta in venticinque anni, l'esistenza di un depistaggio. Un primo, grande passo verso la Verità e la Giustizia.

 

Quest'anno ho voluto accanto a me, sul palco del 19 luglio, oltre agli artefici dello straordinario successo che è stato il processo Borsellino Quater, tanti compagni di lotte vicine e parallele, che, nonostante siano stati colpiti nel profondo non solo dalla mafia ma anche dall'omertà di Stato, continuano a lottare con le unghie e con i denti per strappare brandelli di quella Verità che lo Stato continua a negare loro. Ciascuno di noi urlerà la propria richiesta di Verità e Giustizia.

 

In questa battaglia siamo stati un piccolo David contro un gigantesco Golia. Il primo round l'ha vinto il piccolo David. Ora continueremo a combattere, tutti assieme, sostenendoci l'un l'altro, la grande famiglia delle vittime delle connivenze tra pezzi dello Stato e la mafia. E lo faremo a partire dal prossimo 19 luglio. Ma, come sapete, non chiedendo per principio un euro allo Stato, abbiamo bisogno del vostro aiuto per dare a Via D'Amelio la possibilità di divenire, il 19 luglio, quel palco, reale e metaforico, da cui si innalzerà la nostra richiesta di Verità e Giustizia.

 

Grazie di vero cuore a chiunque potrà darci una mano, per quanto piccola.

 

Salvatore Borsellino