Questo Natale, regala un sorriso nelle difficoltà

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The story

2020-11-10 Porto il nome di Ganesh, il dio del nuovo inizio

E’ sempre difficile cercare di raccontare le storie dei volti e delle tante persone e vite coinvolte nei progetti e riuscire a rendergli giustizia. Per comprenderle davvero bisognerebbe tornare a prendere un aereo, chiedere permesso, spostare la tenda ed entrare (ma togliendosi le scarpe!) in punta di piedi nelle piccole case e nelle vite di ognuno di questi ragazzi. Sedersi con i loro genitori a bere del Chai, il tè indiano che viene spesso offerto agli ospiti. Capire davvero cosa significa convivere con una disabilità in un contesto rurale e povero, privo delle risorse e delle infrastrutture a cui siamo abituati. Mettersi al fianco delle loro difficoltà, sospendere i giudizi, ascoltare. Oggi la storia di Ganesh, che negli ultimi viaggi abbiamo incontrato, prosegue con gli aggiornamenti che ci arrivano da Catherine, la fondatrice del Best New Life Shelter.

Ganesh ha 11 anni e porta il nome del dio dal volto di elefante, che gli indù pregano prima di ogni nuovo inizio affinchè possa aiutarli nel superare gli ostacoli di un percorso difficile. Sapete che il BNLS non guarda alla religione di nessuno. Ogni mattina, durante il momento della preghiera, tutti i bambini e operatori cristiani, musulmani e indù, uniscono le mani e ognuno si rivolge al proprio credo.

Ganesh proviene da una famiglia molto povera e nasce con una grave paralisi cerebrale che gli determina un ritardo mentale e motorio. 5 anni fa lo accogliamo al Best New Life Shelter e Ganesh inizia a frequentare procedendo a piccoli passi su un percorso pensato per lui, che tiene conto delle sue vulnerabilità ma soprattutto delle sue capacità. Ganesh ha molta forza di volontà, è determinato a camminare. E ce la farà.

Anche grazie ai farmaci che prende per tenere a bada le crisi epilettiche, giorno dopo giorno, Ganesh fa sessioni fisioterapia e si impegna negli esercizi di manualità fine, indispensabili per chi, come lui, ha una paralisi cerebrale. Prima del lockdown, tra lo stupore emozionato e commosso dei suoi genitori, inizia a camminare. Ricordo bene quel giorno. Ganesh ce la fa, procede a piccoli passi, un po’ traballante e incerto, appoggiandosi al muro, ma contento di farcela finalmente sulle proprie gambe.

Ora è successa una cosa grave. Il blocco totale delle attività di questi mesi e la chiusura delle scuole è stato un duro colpo per Ganesh, che ha avuto una completa degenerazione dei progressi degli ultimi mesi, come tanti altri bambini e ragazzi del centro. L’interruzione della fisioterapia e degli esercizi, gli hanno fatto perdere le capacità acquisite e le sue gambe si son di nuovo fermate.

I genitori non sono in grado di fornire un trattamento privato, a domicilio, perché non possono permetterselo. Ganesh è stato in parte assistito dal fisioterapista del centro per qualche intervento di emergenza, che lo ha aiutato a sciogliere i muscoli, ma è necessario che torni a scuola il più presto possibile. I genitori chiedono la riapertura della scuola per far sì che il loro Ganesh possa ricominciare a camminare da solo. Pregano e cercano aiuto per vederlo tornare a scuola, perché ci sia davvero nuovo inizio".

Questo Natale dona un sorriso nelle difficoltà a Ganesh e agli altri bambini con ritardo mentale del BNLS.

Dona loro un nuovo inizio, una mascherina per proteggersi, un pasto caldo e nutriente, la possibilità di tornare a camminare con le proprie gambe.

Aiuta Ganesh e gli altri bambini a tornare a scuola.

Sostenere il BNLS con una donazione significa:

  • aiutare il centro a riprendere le attività in sicurezza: acquistare mascherine, igienizzante e altri strumenti di protezione per bambini e operatori
  • donare ai bambini del centro un pasto caldo e nutriente, che non sempre avrebbero a casa. (Il lockdown ha lasciato tanti genitori senza lavoro e ora si trovano nella condizione di non riuscire a mettere in tavola neppure un piatto di riso. Ma senza un pasto, la riabilitazione serve a poco)
  • aiutare Ganesh e gli altri bambini a proseguire le terapie, riprendere il loro percorso di riabilitazione e non perdere tutte le capacità acquisite fino ad ora
  • garantire a Ganesh e gli altri bambini un’alternativa all’isolamento e la reclusione (un rischio che purtroppo è sempre presente anche in tempi non di pandemia)