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Vogliamo la possibilità per i parenti dei ricoverati di entrare negli ospedali di Taranto e provincia *
Tutti noi ricordiamo quando, prima della pandemia, l’accesso ai reparti degli ospedali era semplice e spesso libero: senza orari stringenti da rispettare, senza ingressi contingentati… I pazienti potevano così godere della compagnia dei parenti che li aiutavano tenendo alto il morale e nelle piccole cose.
Purtroppo, ascolto quotidianamente testimonianze di persone che vanno a visitare il proprio parente ricoverato e ho potuto conoscere le regole di accesso presso il SS. Annunziata dove può entrare un solo parente dalle 18 alle 19 ; ma solo per 15 minuti (previa prenotazione dei 15 minuti perché nella stessa camera non possono essere presenti più parenti contemporaneamente). Dovesse poi esserci un caso covid, le visite vengono vietate, anche se ci fosse la disponibilità da parte dei parenti ad indossare camici, visiere o a dimostrare di essere coperti dalla vaccinazione.Mi chiedo da chi sono dettate queste regole? Ovviamente dall’azienda. Su che base?Si è passati dal “dentro tutti” pre-covid al “fuori tutti, tranne uno solo per 15 minuti ”. Perché i parenti vengono visti come pericolosi potenziali untori nei confronti dei quali si può solo applicare una stretta sugli accessi ai reparti? Forse i parenti “naturali controllori” dell’operato degli operatori sanitari, degli infermieri e dei medici possono arrecare “fastidio” ???
Ora, vi immaginate cosa può fare una persone costretta a letto da una semi-paralisi, ma con la testa che funziona ancora perfettamente, in una stanza senza nemmeno televisore né giornali? La risposta è semplice: si deprime e si lascia morire! A cosa serve una visita di un solo parente per soli 15 minuti ? Purtroppo, a niente! I pazienti DEVONO AVERE LA POSSIBILITA’ DI ESSERE SEGUITI DA UN PARENTE ANCHE LA NOTTE.Chiediamo che vengano aperte le stanze degli ospedali sottolineando la necessità di restituire quella familiarità che l’ospedale non può donare. “Avere un parente accanto è un diritto, non un favore”.
È compito di tutti FIRMARE QUESTA PETIZIONE, perché avere un parente in quello stato potenzialmente potrebbe capitare a TUTTI.
Presenteremo la raccolta firme al Presidente della Regione Puglia e all'Azienda Sanitaria Locale di Taranto con le nostre richieste.