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Il progetto prevede il recupero del paesaggio terrazzato e dell'agro-biodiversità locali della Valtellina, attraverso la ricostituzione delle filiere alimentari tradizionali, con un occhio attendo all'innovazione.
L'area d'interesse è il versante delle Alpi Orobie valtellinesi, sito nel Comune di Teglio.
I terreni che stiamo recuperando dall'abbandono post boom economico, dopo lo spopolamento delle terre alte e della marginalizzazione dell'agricoltura, sono i remoti terrazzamenti patrimonio del paesaggio storico-culturale della Valle ma che, al momento sono in gran parte soggetti all'incuria, cemento, degrado e all'avanzamento dei boschi.
Oltre al possibile dissesto idrogeologico, vi è il rischio di perdere definitivamente le antiche sementi che qui venivano coltivate, le conoscenze accumulate nei secoli, le abilità materiali e le tradizioni della cultura rurale di montagna, tutte componenti dell'identità delle comunità alpine di Valtellina.
Siamo un gruppo di giovani tellini/orobici e stiamo recuperando questi campi d'altri tempi per la moltiplicazione delle antiche sementi, tra le quali la Segale endemica (per il famoso pane di Segale, che attualmente viene importata per il 99,9% dall'estero), il Grano saraceno autoctono di Teglio (ingrediente base di pizzoccheri, sciatt e chisciöi ecc, stesso discorso della Segale, purtroppo), le Patate blu di Valtellina (antica varietà locale, diretta discendende delle patate delle Ande peruviane), la Dumega valtellinese (un Orzo distico per le minestre delle nonne, tipico della zona) e altre peculiarità di montagna ormai quasi dimenticate.
Tutte queste sementi ritrovate sono frutto di faticose ricerche in loco, successive analisi e caratterizzazioni morfo-genetiche con il sostegno dell'Università, alcune ancora in corso e altre, si spera, in progetto futuro.
Il nostro impegno è focalizzato nel custodire e moltiplicare queste particolarità locali, ripristinando la funzione originaria dei terrazzamenti, nella ricostituzione delle attività passate con approccio innovativo per produrre ora, come allora, il cibo del territorio, quello vero, quello autentico! Per poter garantire una micro economia territoriale a chi, in queste impervie zone, vuole e vorrà vivere e lavorare...
Insomma, mille idee, tanta fatica, molti sogni ma purtroppo pochi euro!
Al momento svolgiamo le nostre attività senza le attrezzature che ci sarebbero così utili, non amiamo eccessivamente i mezzi meccanici ma talvolta ne sentiamo la necessità! Gli appezzamenti che coltiviamo e che lavoreremo non sono di nostra proprietà ecc ecc...
Chiediamo un vostro supporto, sia esso fisico o economico, è veramente una buona causa e ne vale la pena.
Saremo lieti di mostrarvi le nostre opere e di gustare una polenta autentica in compagnia!
Seguite alcune delle nostre iniziative su
https://camminarecontrovento.wordpress.com/
o
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A presto!