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Noi di Smile to Africa, come altre realtà di volontariato, realizziamo, sul territorio di Pomerini, i nostri progetti grazie all’ong MA.WA.KI (Acronimo di Shirika la “Maendeleo na Wakati Kilolo”) Associazione per lo sviluppo della provincia di Kilolo. E’ grazie al lavoro delle persone di questa organizzazione che i fondi da noi raccolti si traducono in azioni concrete volte a raggiungere i tanti obiettivi prefissati.
In questa raccolta fondi, Smile to Africa vuole unire le proprie forze insieme a tutte quelle di coloro che supportano fra Paolo (direttore esecutivo di MA.WA.KI), e amano lui e la comunità di Pomerini.
Se ognuno contribuisce, facendo la propria parte, possiamo raggiungere quanto prima la cifra necessaria per poter acquistare un nuovo fuoristrada.
Unisciti a noi e DACCI UNA SPINTA!
Di seguito, le parole di fra Paolo:
"Gli anni passano, le barbe imbiancano, le auto si scassano…. E a piedi non si va lontano!
Da più di 10 anni MAWAKI (ong tanzaniana indipendente, regolarmente iscritta nell’albo nazionale della Tanzania) in collaborazione con la missione dei frati minori rinnovati ha in dotazione 2 fuoristrada coperti, che sono serviti, oltre che a portare avanti diversi progetti di sviluppo nella zona di Kilolo (acqua, istruzione, salute, formazione agricola, supporto agli allevatori, diritti umani e civili) anche per assicurare un servizio di autoambulanza 24 ore su 24 diventando il centro di riferimento per almeno 8 dispensari della zona che non hanno nessun mezzo a loro disposizione per poter fare arrivare i malati al dispensario oppure, più frequentemente, per poter farli arrivare all’ospedale di Tosamaganga o di Iringa (circa 120 Km tra andata e ritorno sulle strade sterrate che alcuni di voi ben conoscono), per poter avere le cure necessarie. Per lo più si è trattato di partorienti al primo parto o con complicazioni (a volte qualcuno è nato in macchina durante il viaggio, qualcuno non siamo riusciti a salvarlo, però non è mai morta nessuna donna). Poi ci sono stati quelli coinvolti in incidenti stradali (le motociclette in particolare stanno facendo molti danni alle persone, anche se sono un importante mezzo di trasporto senza il quale la vita sarebbe ancora più dura…), gli ustionati (in particolare bambini piccoli che cadono nel fuoco o si rovesciano addosso liquidi bollenti), gli avvelenati (bambini piccoli che ingeriscono inconsapevolmente il kerosene delle lampade o avvelenamenti provocati) persone con problemi di pressione o di glicemia, oppure con qualche frattura, persone colpite da raptus di pazzia, e non sono mancati i feriti da litigio e i tentati suicidi. Occupandoci poi di persone sieropositive, in particolare bambini, e di disabili spesso le auto servono per portare questi bambini, ma anche adulti, all’ospedale di Tosamaganga o Iringa per le varie visite di controllo, per gli interventi chirurgici, per le terapie ecc. A fare questo servizio sono gli autisti di MAWAKI, che sono pronti a partire a tutte le ore del giorno e della notte, anche nei giorni di festa, senza chiedere nessun compenso supplementare.
La molteplicità dei servizi in cui sono state coinvolte le due auto ha fatto sì che sommando la percorrenza di entrambe abbiamo superato abbondantemente un milione di chilometri! Di cui circa il 90% su sterrato che ha messo a dura prova la pur prodigiosa resistenza di queste Land Cruise Toyota.
Oltre alla normale manutenzione, di tanto in tanto abbiamo proceduto a “restauri” ma è da febbraio 2022 (quindi ormai da più di un anno) che abbiamo parcheggiato il primo fuoristrada, perché era proprio allo stremo e diventava anche un pericolo metterlo in strada. Purtroppo nemmeno il secondo fuoristrada gode di buona salute, mentre gli impegni e le richieste continuano ad essere molte. A volte abbiamo dovuto, come mai era capitato prima, allargare le braccia e non poter intervenire. Altre volte riportiamo a casa i bimbi disabili sul cassone del pik-up, un’altra volta, data l’estrema urgenza abbiamo dovuto portare all’ospedale una partoriente sdraiata su un materassino sistemato sul cassone aperto del pik-up, per fortuna non pioveva… viaggiando su uno sterrato vi lascio immaginare la polvere… Questo succede anche perché quando portiamo i disabili all’ospedale di Iringa, dagli specialisti che vengono saltuariamente, troviamo sempre molta gente in attesa e quindi le visite si protraggono per tutta la giornata e se nel frattempo qualcun altro ha bisogno non riusciamo ad intervenire.
Quando sono arrivato su questo altopiano circa 25 anni fa, ho cominciato a girare prima a piedi e poi in biciletta, e così ho conosciuto le persone e l’ambiente. Ho preso sempre più coscienza che per questa gente avere a disposizione un mezzo di trasporto veloce e sicuro non era un lusso, ma una questione di vita o di morte. Dopo più di 10 anni qualcosa è cambiato, soprattutto la presenza di motociclette, ma nel nostro circondario le auto di MAWAKI sono ancora l’unico punto di riferimento e se vengono a mancare crescono le sofferenze…
Si rivela quindi necessario un nuovo mezzo efficiente, come quello in foto che riprende il modello che già stiamo usando attualmente e che si è dimostrato molto buono sotto tanti punti di vista (l’unico neo è l’alto consumo di carburante, ma per le esigenze del nostro territorio non penso si possa trovare di meglio) e che, come ci ha dimostrato l’esperienza, con pochi accorgimenti riesce ad adattarsi alle più diverse esigenze di trasporto: dagli ammalati, agli incidentati, alle partorienti, dai bambini disabili a quelli che necessitano di andare in città per controlli e cure, per il trasporto delle persone che devono partecipare a corsi o riunioni importanti, per il trasporto della spesa settimanale che si fa in città per il buon funzionamento del Centro Tabasamu e della altre attività dell’associazione, senza nascondere che più di qualche volte si deve adattare anche a carro funebre perché i parenti ci cercano per riportare a casa i loro familiari che in ospedale non ce l’hanno fatta (per questo non è che non si possa trovare un altro mezzo, ma quelli che circolano vicini all’ospedale aspettano proprio queste situazioni per chiedere cifre proibitive, proprio alla nostra povera gente già dissanguata dalle spese per l’ospedalizzazione e la cura del malato!).
La “platea” è assai vasta, come spero lo sarà quella di coloro che vorranno DARE UNA SPINTA per realizzare questo obiettivo.
A volte, di fronte a questo problema, mi viene in mente che in altre parti del globo c’è chi fa a gara a distruggere persone, strutture, costosi e sofisticati armamenti, sembra quasi che godano nel rendere questo mondo un inferno… e ciò crea una profonda tristezza. Non mi scoraggio perché so, e sono testimone, che, grazie a Dio, non mancano persone che pensano piuttosto a costruire, a far guarire, a godere nel DARE UNA SPINTA per uscire dal fango… e rendere questo nostro mondo più bello per tutti!
Fra Paolo della missione dei frati minori rinnovati di Pomerini-TANZANIA e direttore esecutivo di MAWAKI"