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Il 1 febbraio del 2021 la mia vita ha subito un'accelerazione improvvisa grazie a questa intervista rilasciata a fanpage.
CARMINE IL TIPOGRAFO CHE RISTAMPA LA DIVINA COMMEDIA DURANTE LA PANDEMIA
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Da quel giorno tutto è cambiato.
Andiamo con ordine e dedicami 5 minuti per raccontarti chi sono e cosa faccio.
Mi chiamo Carmine Cervone, ho 50 anni e faccio il tipografo.
Quando dico tipografo intendo l’utilizzo di macchine da stampa storiche, caratteri mobili in piombo, legno bronzo, antichi torchi.
Da diversi anni porto avanti, non senza sforzi e complicazioni questo progetto che, dire artigianale trovo ormai riduttivo: ovvero la re-istituzione dell’antica tipografia, dell'arte tipografica e della stampa d'arte.
Grazie a questa mia passione, alla mia storia familiare, ad una spiccata propensione artistica, ho iniziato a studiare e contemporaneamente a "ricercare” nel “passato fisico”, per approfondire questo argomento - sia per quanto concerne le tecniche di produzione che le antiche attrezzature - per rendere originale tale riproposizione ai giorni nostri.
Tra i tanti che mi hanno vivamente sconsigliato di intraprendere una simile strada, oggi posso dire di me; posso dire di esser riuscito ad avere un ciclo completo di composizione e stampa, di rifinitura e doratura da fare invidia ad una grande industria grafica dello scorso secolo.
Parlo del 900'.
Ho appreso che i primi libri stampati di Gutenberg, benché sia difficile attribuire al germanico il primato di tale invenzione, risalgono alla metà del 1400 e che questo suo innovativo sistema cambiò totalmente il modo di diffondere la cultura e la conoscenza, di conseguenza il mondo. Ritengo che non sia un caso che tale invenzione, decollando alla fine del Medioevo, sia essa stessa a sancirne la fine, a catapultare l'uomo nel Rinascimento, non a caso epoca di massimo splendore culturale.
La tipografia è una delle invenzioni più longeve della storia dell'uomo, che si è fregiata del titolo di "invenzione più importante del millennio", un'invenzione tecnica che diventa un'arte, poi un mestiere ma sempre e comunque ritenuto nobile e quindi credo che meriti un MUSEO, e già tanti pensano che la mia tipografia lo sia, io stesso la chiamo "il museo che si muove", che produce; non un museo statico ma produttivo che interseca vari segmenti: arte, cultura, tradizione, editoria, archeologia industriale, lavoro. Riesco a produrre stampati e libri d'arte che riscuotono un grande successo a livello nazionale ed internazionale. E per fare un MUSEO c'è bisogno di un luogo adatto, e quale migliore se non una chiesa???? Ottenuta!!!
Quindi è successo che si sono incastrate: l'idea di produrre la Divina Commedia e l'ottenimento della chiesa ove realizzare #tipografiamuseo .... Quindi la produzione della prima non è eliminata, ma solo accontanata ... Ma adesso DOBBIAMO FARE IL MUSEO!
Ed è per questo che ti chiedo AIUTO.
C.