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Associazione Francesco Realmonte Onlus Cooperazione Internazionale
Da diversi anni in Libano, l’Associazione Francesco Realmonte Onlus e l’Unità di Ricerca sulla Resilienza dell’Università Cattolica collaborano con BICE-Bureau International Catholique de l’Enfance ad un progetto psico-sociale per bambini siriani e iracheni vittime della guerra ed accolti nelle scuole delle Congregazioni La Salle e Marista.
Oggi, con questo appello, intendono promuovere un’azione di solidarietà per Beirut attraverso una raccolta fondi a favore della ristrutturazione del Collège Sacré Cœur-Frères Gemmayzé, Collège Notre Dame et École Saint Vincent de Paul (2.952 studenti) per permettere la ripresa scolastica il prima possibile.
Il Fratello Marista Miquel Cubels racconta: “la situazione è molto difficile, gli abitanti sono stremati. Il contesto politico è estremamente fragile, le condizioni sanitarie ed economiche sono drammatiche per la diffusione del Covid-19 e ora questa nuova catastrofe ha causato centinaia di vittime e ha lasciato senza casa migliaia di persone… è difficile”
La prof.ssa Myrna Gannagé direttrice del dipartimento di psicologia dell’Università Saint Joseph racconta: “sono ricomparse sintomatologie postraumatiche il trauma dei bambini siriani che nel momento dell’esplosione hanno rivissuto il dramma dei bombardamenti per i quali sono dovuti fuggire dal loro paese”.
Più di 300 000 abitanti di Beirut sono senza casa - 20 scuole danneggiate
Il 4 agosto alle ore 18, l’esplosione di 2750 tonnellate di nitrato di ammonio, un prodotto chimico tossico e pericoloso devasta la zona portuale di Beirut e vari quartieri della capitale libanese.
Una catastrofe che provoca la morte di più di 200 persone e 7.000 feriti. Tre ospedali della città sono stati colpiti dall’esplosione e hanno dovuto interrompere la loro attività. Anche le scuole Collège Sacré Cœur-Frères Gemmayzé, Collège Notre Dame et École Saint Vincent de Paul (2952 studenti) hanno subito pesanti danni strutturali. Ed è impossibile per loro riaprire per le attività educative. Le famiglie di questi allievi che vivono di lavoro casuali sono a rischio di povertà.
« In questi giorni avevamo il campo estivo per i bambini e, fortunatamente, quando è avvenuto il dramma, non c'era più nessuno nella scuola perchè i cristalli, le finestre e le porte sono state spazzate via dall'esplosione », racconta ancora fr. Miquel
Con questo appello l’Associazione Francesco Realmonte intende sostenere il ripristino dei servizi educativi al fine di permettere a bambini e adolescenti l’accesso, il più velocemente possibile, ad una educazione di qualità.