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Aggiornamento del 2 maggio.
Grazie di cuore per il sostegno ricevuto. In una settimana abbiamo sistemato le scorte per i nostri bambini.
Vogliamo andare avanti e poter garantire tanto a tutti quelli che ci chiedono aiuto.
Con 20.000 euro riusciamo a raddoppiare le famiglie a cui forniamo aiuto. Facciamolo insieme.
Grazie di cuore,
Carmela e tutti i volontari
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Caro fratello che sabato notte ci hai derubato,
questa lettera va a te.
Non conosciamo il tuo nome, nè il tuo volto, ma ci aspettiamo che tu provi tanta vergogna.
Vergogna per averci sottratto latte per bambini, omogeneizzati, biscotti e pannolini, tutte cose che hai tolto agli ultimi, ai piccoli, agli affamati.
Vergogna per averci fatto telefonare alcune famiglie per dirgli che non avevamo più il cibo che gli avevamo promesso, che ci è stato tolto fino all’ultimo barattolino di pappa.
Vergogna soprattutto perché se avessi bussato alla nostra porta, ne avremmo dato anche a te, come facciamo con chiunque tiri quella maniglia che è sempre aperta.
Invece hai preferito entrare da vigliacco, di notte, scassinando le porte e rompendo dei lucchetti, per compiere la più brutta delle azioni: sottrarre il cibo a decine e decine di bambini affamati.
Vedere gli occhi delle mamme e dei papà a cui abbiamo dovuto chiedere di ritornare più in là, perché siamo rimasti a mani vuote, è stato devastante. Ma noi confidiamo nella provvidenza, siamo sicuri che presto arriverà più di quello che ci hai tolto.
Forse se avessi avuto anche tu fame, avresti pensato di lasciare qualcosa a chi fosse nella tua stessa condizione; invece hai portato via tutto, lasciandoci solo delle scatole vuote.
Forse hai fame di altro: di soldi, di droga, di alcool o di qualunque cosa che possa riempire qualche vuoto. Peró comportandoti così, siamo sicuri che continuerai a camminare a testa bassa.
Perché se fossi venuto a chiedere, la testa l’avresti avuta in alto per ringraziare il cielo. Perché chi ha bisogno e chiede non perde dignità. Chi toglie a chi è povero, si.
Ti auguriamo ogni bene.
Davvero, non siamo sarcastici. Perché se fossimo solidali solo con chi ci ama, sarebbe facile. Invece Qualcuno più in alto di noi ci ha detto “amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori”.
Preghiamo per te, affinché qualora ne avessi bisogno, tu venga dalla porta d’ingresso e noi possiamo dirti finalmente: benvenuto fratello, questa è anche casa tua.