Chiudere una filiera per aprire un'opportunità

Ente Parco Paneveggio Pale di San Martino Ambiente & Ecologia

The story

Perché un Parco Naturale si occupa di Pecore?

Gli ambienti più a rischio sulle Alpi sono quelli seminaturali, prati e pascoli che in molti casi si stanno chiudendo a causa dell’abbandono delle attività tradizionali. Il pascolo con le pecore rappresenta una delle possibilità per mantenere questi ambienti, preziose fonti di biodiversità animale e vegetale. Riattivare il pascolo significa anche recuperare una piccola filiera locale, quella della lana, che coinvolge allevatori ed artigiani. Nel territorio del Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino erano tradizionalmente allevate due razze di pecore: la pecora di Lamon e la pecora Tingola. Queste razze sono ora in via di estinzione, ed il Parco ha intrapreso, con altri soggetti, il loro recupero sia per salvaguardare un pezzo della cultura materiale dei luoghi, sia per l’apporto che il pascolo ovino può dare al mantenento degli ecosistemi seminaturali.

La lana di pecora è una materia prima preziosa e versatile; usata fino a pochi anni fa anche nelle nostre vallate è ora diventata un problema poiché viene trattata come un rifiuto speciale da smaltire. Esiste la possibilità di ridare nuova vita e dignità a questo prodotto: un piccolo progetto del Parco ha verificato la fattibilità del recupero della lana naturale e accertato l'interesse che la stessa suscita negli artigiani locali e nei visitatori. Da una prima analisi concreta effettuata nel corso del progetto pilota, risulta che, vendendo tutti i prodotti ottenuti, la filiera sarebbe in grado di autosostenersi. Il Parco ha quindi replicato su una scala più vasta il progetto, coinvolgendo gli allevatori delle due razze autoctone Lamon e Tingola, anche avvalendosi della risonanza che in ambito locale ha avuto la sperimentazione e del conseguente interesse dimostrato da diversi allevatori ad aderirvi.

Oggi il progetto è avviato, ma necessita del Tuo sostegno: le risorse raccolte verranno utilizzate per azioni di promozione dei prodotti della lana, per la formazione degli allevatori e degli artigiani locali, per diffondere i risultati delle azioni di salvaguardia dei prati e dei pascoli del Parco.

Gli obiettivi del progetto

  • Valorizzare le lana autoctone chiudendo una filiera da anni dimenticata per ritornare ad utilizzare, sotto varie forme, la lana vergine naturale.
  • Coinvolgere e sensibilizzare gli allevatori nell'ottica di ovviare a eventuali problemi di carattere ambientale (sotterramento della lana), di migliorare negli anni la qualità del vello nonché di retribuire la raccolta della lana in misura equa.
  • Rendere partecipi le piccole realtà artigiane che potranno trasformare e rivalutare le varie tipologie di lana e nel contempo creare un ritorno economico e d'immagine per la loro attività ma anche per l'ambito coinvolto.
  • Proporre un prodotto naturale, dalle indubbie qualità salutari, versatile e sostenibile.
  • Contribuire al mantenimento del territorio e delle zone a pascolo, habitat importanti per alcune specie animali (coturnice, aquila reale, ecc.).
  • Valorizzare le razze ovine autoctone.
  • Ampliare il ventaglio dell'offerta di gadget “naturali” e piccoli oggetti presso i centri visita del Parco.

Con una piccola donazione potrai seguire l’andamento del progetto, e se ci darai più fiducia riceverai un oggetto realizzato con la lana delle nostre pecore.

Puoi inoltre sempre venirci a trovare a Villa Welsperg, Primiero San Martino di Castrozza (TN) e verificare di persona come sta andando il progetto.

Questa campagna di crowdfunding è un'iniziativa derivante dall'azione C20 del Progetto LIFE11/NAT/IT/000187 "TEN" - Trentino Ecological Network, coordinato dalla Provincia autonoma di Trento in partnership con il Museo delle Scienze di Trento (MUSE), cofinanziato dal programma Life, principale strumento di finanziamento per l’ambiente dell’Unione Europea. Il progetto nasce con l’obiettivo di sviluppare un nuovo modello per la gestione a medio e lungo termine per i siti della Rete Natura 2000 del Trentino, basato sulle Reti di Riserve, e quindi su tre principi fondamentali: integrazione, responsabilizzazione e partecipazione

www.parcopan.org