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Il progetto è quello di uno spettacolo teatrale che tratta il tema della prima guerra mondiale, per le scuole. attraverso teatro, scene proiettate girate da ex professionisti della Rai, musiche composte da noi e scenografie fatte a mano, vogliamo trasmettere ai ragazzi la guerra, senza nessuna retorica, esattamente com'è. Gli effetti sulla povara gente che ha combattuto, senza neppure sapere il perché, una guerra che non gli apparteneva. Vogliamo parlare di quelli che erano i nostri nonni, la nostra famiglia.
I fondi verranno impiegati per permettere alla compagnia di diffondere questo spettacolo e raggiungere più ragazzi possibili.
Crediamo fermamante che attraverso il teatro si possa imparare e si possa crescere come individui.
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Nota degli autori.M
massimo64.novelli@libero.it4/8/2023 22:39A imancinidelquarto@libero.it1 allegatonota degli autori.odt29 KB
--NOTA DEGLI AUTORI" Se il regno di Satana esiste non può essere che la guerra ". Questa frasedell'umanista olandese Erasmo da Rotterdam definisce spietatamentel'essenza della guerra. Il regno del male, dove ogni nefandezza è possibilee accade. Oggi, dopo anni, l'ala caliginosa e demoniaca della guerra sistende di nuovo sull'Europa. Ancora tuona il cannone / ancora non ècontento, canta Francesco Guccini. Ma non bisogna dimenticare tutti glialtri scontri bellici sparsi nel mondo, dei quali nessuno parla ma che cisono e causano morte, distruzione e disperazione. Queste guerre sono ecome un cancro, che erode il tessuto vitale dell'umanità. Il nostrospettacolo " Dove sono andati tutti i fiori? " parla della guerra che gliitaliani furono costretti a combattere nel 15-18, con tutto il pesantissimofardello di dramma, lutto e anche assurdita' che un secolo fa uomini comesiamo noi oggi dovettero sopportare. Lo scopo di questo nostro lavoro, chenel 2017 ha ricevuto la menzione al merito del premio letterariointernazionale Salvatore Quasimodo di Roma, è ricordare a tutti, inparticolare alle nuove generazioni, la criminale crudeltà della guerra,sempre voluta da una minoranza di capi e maggiorenti che hanno tutto daguadagnare e nulla da perdere, e sempre subita dai popoli, maggioranzasenza voce, che non guadagna nulla e perde tutto, sempre in modo orribile.Avviamo questa raccolta fondi perché desideriamo portare questatestimonianza nelle scuole, ai giovani, difensori della pace del futuro.Desideriamo portare questa testimonianza perché, come dice Tucidide, " ilmale non è solo di chi lo compie, il male è anche di chi, pur potendo, nonlo impedisce ". Desideriamo portare questa testimonianza perché nessuno,citando Giulio Bedeschi, " sia costretto ancora una volta a morire acomando ".Grazie.Massimo e Maurizio Novelli.
Grazie.
- I mancini del quarto