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Il 15 Settembre compio gli anni e quest'anno pensavo di organizzare una piccola raccolta fondi per Animenta, un'associazione di volontariato cui mi sono unito da poco. La donazione è volontaria e ogni piccolo gesto conta come un grande regalo per me e per Animenta.
Disturbi alimentari come bulimia e anoressia si sono aggravati durante la pandemia. In Italia sono più di 3,5 milioni le persone che soffrono di disturbi alimentari, e l'età media si abbassa sempre di più con casi che iniziano ad esordire già a 8 anni. Animenta è un’associazione no-profit che nasce per creare momenti di ascolto, di confronto e di accoglienza per chi ha affrontato o sta affrontando un disturbo del comportamento alimentare (DCA).
I fondi raccolti da Animenta vengono utilizzati per creare una rete di professionisti e offrire sedute di terapia a chi ne ha bisogno, organizzare incontri di educazione e sensibilizzazione presso scuole e università, creare un database comprensivo di centri di cura, associazioni e professionisti attivi in tutta Italia, organizzare laboratori di cucina, danzaterapia e teatroterapia e gestire il sito web e i canali social dell'associazione.
La piattaforma usata per la raccolta fondi, BuonaCausa.org, è gratuita e non applica costi di commissione sulle singole donazioni.