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Il 24 Luglio 2021 alle ore 23.30 siamo scappati dalla nostra abitazione nelle campagne di Tresnuraghes, dopo un giorno di paura la tragedia si è consumata. L'incendio arrivato dalle montagne del Montiferru, ha raggiunto anche quella che sino a quel momento è stata la nostra oasi naturale, posto sicuro dove trovare pace e ristoro in qualunque periodo dell'anno, animata da flora e fauna inestimabile per complessità ed abbondanza. Ora tutto questo non c'è più, il nostro immaginario è cambiato drasticamente in una sola notte. Non più un uccellino ne cicale a rallegrare la vita nella valle i suoni festosi della natura hanno lasciato spazio ad un silenzio tombale, quasi apocalittico. Il fiume spoglio dai canneti, gli uliveti secolari che già lottavano con la siccità, irrimediabilmente carbonizzati quasi da sembrare essere sradicati, stesso destino per lecci biancospino e perastri il fuoco implacabile ha consumato anche le loro radici ed il microbioma della terra che le ospitava; da bosco fatato si è trasformato in scenario horror. Il fuoco ha portato via non solo la bellezza naturalistica e la biodiversità ma anche 40 anni e più di duro lavoro col quale abbiamo cercato un amorevole compromesso con i declivi vulcanici che rendono il Montiferru e la Planargia selvaggi ma incantevoli.
Il gregge di pecore decimato e ustionato, arse 8 famiglie di api che negli anni hanno partecipato insieme agli apoidei selvatici (asch'essi estisti dalle fiamme) al mantenimento della flora silvestre, in fumo la stalla con tutte le attrezzature agricole, i pannelli fotovoltaici, il laboratorio per la caseificazione, i mezzi d'epoca con cui offrivano gratuitamente manifestazioni e rievocazioni culturali ed enogastronomiche, distrutte le derrate alimentari elaborate interamente a mano seguendo i precetti tradizionali, formaggi, salumi, farina di grano cappelli, miele.
Anche se ora è tutto nero noi amiamo ancora la nostra terra, anzi soffriamo per lei, per questo vorremmo organizzarla al meglio per evitare i rischi idrogeologici che arriveranno con le prime piogge, ed essere pronti per scongiurare altri incendi! Vorremmo riorganizzarci per assecondare la naturale ripresa della campagna, e continuare a viverla nel rispetto che ci ha sempre animato.
Sin dalla notte dell'incendio abbiamo iniziato la bonifica, spegnendo a mano con i secchi riempiti al fiume, su Riu Mannu, che ora veglia sulla vallata spoglia, il cuore dei tronchi degli ulivi disseminati negli anfratti impervi della collina. Per una settimana intera abbiamo sperato di non trovare più alberi ardere nel proprio intimo, abbiamo poi dato acqua a tutte le piante a cui e stato possibile arrivare grazie al passamano degli amici che sono arrivati in soccorso! Stiamo cercando di disseminare più possibile cibo per la fauna selvatica, con la speranza di una futura ripopolazione. Ogni giorno puliamo un tratto in più del corso del fiume dalle tonnellate di canne tranciare dal fuoco che ne impediscono lo scorrere.
Ora dopo 20 giorni il cuore si è un po' acquietato, le lacrime sono diminuite e grazie alla costanza di tanti amici stiamo lavorando a come riprogettare il futuro.
Ogni gesto ogni aiuto è fondamentale!
I nostri obiettivi:
Entro settembre vorremmo ripulire i boschi dalle parti morte ripristinando i sentieri pedonali, faremo delle ramaglie cippatura che diventerà materia organica, dei trochi faremo barriera per le frane, in un secondo momento creeremo dei muretti a secco per definire i terrazzamenti. Per questo avremo bisogno di un cippatore cingolato che riesca ad arrivare nei punti più impervi del terreno e di manodopera specializzata sia per la potatura che per erigere i muri a secco.
Con alcune associazioni sarde e con SARPA Permacultura vorremmo presentare dei corsi di formazione per una futura riforestazione in simbiosi con la naturale ripresa dei boschi mediterranei. Così da avere gruppi di lavoro preparati per soccorrere più territorio possibile. Solo in seguito a questo capiremo come e cosa sarà possibile ripiantumare.
Con l' associazione Koax Theatre con sede a Bruxelle lavoreremo a creare azioni performative di amore per la terra, con l'intento di creare una struttura emozionale fluida tra la popolazione autoctona e i territori martoriati e far rivivere la sciltilla vitale tramite canti, suoni, letture, azioni poetiche. Così da poter trasformare il dolore ed il trauma in energia rigeneratrice.
La stalla, anzi ciò che ne rimane andrà demolita per poterla riedificare, in modo che possa accogliere nuovamente le attrezzature necessarie per il nostro lavoro, quali laboratorio per trasformazione alimenti miele e ottimi formaggi erborinati, cella frigorifera, frigoriferi industriali.
Sarà importante ripristinare l'apiario per cui serviranno le arnie corredate di tutto punto, le api saranno il fulcro della ripresa della flora dei prossimi anni.
Vorremmo mettere le strutture in sicurezza, per questo sarà indispensabile una sistema di antincendio.
In dettaglio:
Cippatrice cingolata su motocarriola doppio uso 3.000 €
Manodopera muri/potatura/riforestazione 10.000 €
Arnie corredo 2.000 €
Strumentazione casearia 1.000 €
Stalla demolizione/ricostruzione/impianti 50.000 €
Cella frigorifera 3.000 €
Frigoriferi industriali 2.000 €
Pompa antincendio 2.000 €
Pannelli fotovoltaici 8.000 €
Il nostro impegno è e sarà totale, non solo per la ripresa ma anche per il presidio continuo della campgna! Speriamo che anche tu riesca a contribuire come puoi alla rinascita di questa terra antica ed incantata.
Ci piacerebbe omaggiarvi con un ricordo, uno schizzo su carta fatto con i colori che ha restituiti la terra post incendio... la cenere degli alberi e la terra bruciata.
Se vorrai venire a trovarci sarai il benvenut* ti aspettiamo!
Un grande grazie a tutte e tutti!
La Famiglia Cocco Fassi
Mariangela Fassi in Cocco, Guido, Erika, Lucia e Matteo Cocco
Puoi contattarci per qualsiasi info o per essere al corrente sull'avanzamento dei lavori fogufuidu@gmail.com
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