The story

Habitar è un progetto di reportage sul diritto di abitare, iniziato a Lisbona nel settembre 2023 e che vorrei poter continuare anche in altre nazioni europee, come Francia e Spagna, nonchè Italia.

Lisbona ha poco meno di 50mila case vuote: la giunta del centrodestra ha di recente aumentato la pratica degli sfratti, spesso effettuati in modo violento, nonchè l'abbattimento di case costruite nelle "baraccopoli" nei bairros limitrofi alla capitale.

Questa meravigliosa città, presa d'assalto dai turisti, nasconde una cruda realtà: le abitazioni disponibili, patrimonio pubblico, non vengono messe a disposizione degli abitanti che versano in stato di bisogno, ma restano anìbbandonate o finiscono alla mercè di ricchi stranieri che approfittano delle politiche di investimento di capitali esteri per evidenti speculazioni. 

Così le abitazione, se e quando vengono recuperate, restano vuote, sfitte con tutte le conseguenze dello stato di abbandono o affittate ai turisti, talvolta anche abusivamente in un mercato ormai fuori controllo ma ben più remunerativo dell'affitto ai locali.

Airbnb è stato un esperimento malriuscito nella capitale portoghese (e non solo, lo testimoniano le recenti notizie da tutta Europa), le cui conseguenze sono state aggravate dalla crisi del 2008 e dal covid nel 2020. 

Il collettivo “Stop Despejos” sostiene chi è soggetto a sfratto, ci ha accompaganti per i quartieri "più in" e turistici, e, grazie ad una loro volontaria, ho avuto modo di visitare e raccogliere le storie nei bairros, in particolare Talude, nel mirino di violente demolizioni. Ci sono storie come quella di Alcina e Carlos che mi hanno aperto le porte della loro casa, oggi sfrattati, senza ricollocazione, vivono in mezzo alla strada (paradossalmente tollerate più le tendopoli dei senza tetto nei parchi che non la ricerca di compromessi economici sugli affiti), storie come quella di Ivania, la cui casa è stata demolita davanti al suo bimbo e ora vive sotto la sorveglianza dell'assistenza sociale, con tanto di orari di ingresso e di uscita da una piccola stanza senza finestre ne' servizi... storie di separazione di famiglie, storie che sembrano lontane e che rappresentano una palese violazione dei diritti umani.

 

Storie di gentrificazione, di diritto all'abitare che, però, si ripetono di nazione in nazione, anche nel nostro bel paese.

 

La documentazione prevede un ritorno a Lisbona, l'affrontare la tematica in altre nazioni e in Italia, da nord a sud, forse il paese più difficile in cui riuscire ad entrare in contatto con queste realtà.

Ma ci voglio riuscire, ci credo e credo che solo portando l'attenzione su tematiche che sembrano così lontane e scontate, mostrando quanto sono reali e vicine, si può tornare ad un concetto di società come comunità.

 

Come impiegherò i fondi

I fondi verranno impiegati per sostenere le spese di viaggio (carburante, autostrada, pernottamenti in luoghi sicuri...), fixer e interpreti nelle altre città in cui ci addentreremo per approfonire tematiche sociali ancora poco conosciute.

Qualora avanzassero somme, queste verranno utilizzate per finanziare altri progetti; qualora non si raggiungesse una quota sufficiente a sostenere le spese, valuterò se procedere ugualmente in autofinanziamento o meno.

Per utilizzare altri metodi di donazione, come bonifico o postepay, contattami a info@storiedaltri.it per ricevere i dati ed evitare commissioni.