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Il Barrito in Esposizione / Sostieni il Mammut
Venti anni fa cominciammo la nostra avventura a Scampia a partire da una baracca gioco costruita assieme ad adulti e bambini all'interno di uno dei campi rom del quartiere. Oggi quel campo non c’è più, ma continua a donarci i suoi generosi frutti.
Da quell’esperienza è nato Il Centro Territoriale a Scampia - Mammut, tentativo di trasformare la scuola e la città in luoghi dove adulti e bambini possano star bene, da cui nessuno abbia più voglia di fuggire.
Un centro di ricerca azione, dove tutto parte dall’esperienza paritaria con i luoghi e chi li abita. A partire dalla piazza Giovanni Paolo II, dove il Mammut ha la sua sede, piazza da tutti conosciuta come luogo del male, segnata dal sangue e dalle siringhe dei tossicodipendenti che la frequentavano. Abitare quotidianamente un luogo come quello e tentare di trasformarlo attraverso l’attivazione di scuole, associazioni e persone di ogni genere ci ha portato ad investire molta parte della nostra vita nella ricerca di possibili soluzioni di cambiamento.
Ne è nata una metodologia di lavoro, possibilità nuova di fare scuola e fare città.
Strumenti come il Mammutbus, ludobus del Mammut diventato centro territoriale itinerante; Il Barrito dei Piccoli, giornale che parte dalle scuole elementari e intreccia il contributo di artisti e intellettuali, fautore delle pratiche di cooperazione e scrittura collettiva del pedagogista francese Celistin Freinet; L’A.PE (liberazione attraverso pedagogia) la nostra Università di strada, con cui facciamo formazione e ricerca assieme a docenti e operatori di tutta Italia; Il Mito del Mammut, gioco di teatro quartier giunto alla sua dodicesima edizione; la ciclofficina, il centro di produzione musicale e tanto altro che siamo andati inventandoci in questi anni, hanno fatto del Mammut un punto di riferimento nazionale in ambito didattico sociale.
Tante le cose che restano da fare, consapevoli di essere solo all’inizio e confortati da qualche risultato lusinghiero, come aver incrementato la presenza scolastica del 90%in una delle scuole maggiormente a rischio dispersione, l’ICS Virgilio 4 di Scampia nel 2017. Ma è soprattuto la felicità nostra e dei grandi e piccoli con cui condividiamo le nostre porzioni di spazio/tempo liberato a darci la voglia di continuare per questa strada.
Dubbi continuiamo a coltivarne più di uno, assieme ad una certezza: il bagaglio che questi in venti anni la vita ci ha regalato dobbiamo proteggerlo, arricchirlo e farlo viaggiare il più possibile. Per riuscirci abbiamo oggi più che mai bisogno del contributo di chi ancora crede che le cose possano cambiare e che per farlo sia necessario rimanere autentici.
E’ per questo che ti chiediamo di salire a far parte della nostra avventura e dare il contributo alla nostro tentativo di felicità.
Sui nostri siti www.mammutnapoli.org e www.barritodeipiccoli.org troverai informazioni e approfondimenti su cosa è il Mammut e su quello che fa. Oggi ti chiediamo, in particolare, di contribuire a queste 7 azioni che metteremo in campo tra febbraio e luglio 2020.
A seguito dello stravolgimento delle vite di ognuno di noi e della collettività subentrata dal marzo 2020, abbiamo approtato modifiche alle nostre azioni. Di seguito vi raccontiamo quello che stiamo facendo e continueremo a fare in assenza della normale apertura delle scuole.
E cosa succede tra febbraio e luglio 2020?
Data l'emergenza sanitaria, a seguito delle riunioni di equipe allargate con il gruppo di docenti e educatori che partecipano alla nostra ricerca dell’anno scolastico in corso, abbiamo apportato necessarie variazioni alle attività educative previste nell’ambito del progetto "Mammutbus - Per una pedagogia delle Tane 3”.
Con i principali soggetti coinvolti abbiamo elaborato un nuovo piano di lavoro (in attuazione da lunedì 9 marzo 2020, che ci fa piacere condividere con voi in questa sede.
La nostra metodologia ci ha preparati alla massima elasticità, ovvero a tenere fermi gli obiettivi pur mutando strumenti e strategie attuative in base a quanto l’ambiente va richiedendo momento per momento. Così anche in questo nuovo nuovo piano di lavoro abbiamo previsto azioni nuove, in grado di raggiungere gli obiettivi di costruzione di comunità cooperativa, innovazione didattica e sociale attraverso una sperimentazione nuova anche per noi.Inutile dire che partiamo da un momento di grande difficoltà, perché per il prossimo mese ci troveremo a fare i conti con il venir meno di un fattore per noi fondamentale nella relazione educativa: il contatto, non mediato ma diretto e basato sul faccia a faccia. Ma abbiamo deciso di accogliere la sfida, considerando questa mancanza come una variabile nella nostra sperimentazione.La nuovo domanda / ipotesi (che si aggiunge a quelle di inizio anno) del periodo marzo/giugno sarà pertanto:
E’ possibile continuare a costruire comunità educante e innovazione didattico-sociale pur in assenza di un contatto immediato, corpo a corpo, tra educatore e educando.
Lo strumento principale resta il Barrito dei Piccoli, ma nella sua versione on line. E’ uno strumento che da almeno 5 anni ci sta aiutando in maniera costante a perseguire le nostre finalità, pur avendo avuto finora un ruolo non primario.
La proposta che fa da collante all’intero progetto rimane pertanto la scrittura collettiva, che si focalizza nella redazione di un giornale.Nucleo centrale della sperimentazione rimangono le docenti delle scuole di Scampia e Monterosa che partecipano da inizio anno, assieme ai loro alunni a tutt’oggi fulcro redazionale di base.Diventa però più ampio il tentavo di estendere lo scambio tra bambini e insegnanti, allargandosi all’intero territorio nazionale e ai nodi della rete Mammut presenti all’estero (in particolare Francia, Inghilterra, Germania, Mozambico).E assume nuova spinta la finalità/presupposto pedagogico alla base delle nostre progettualità: i bambini sono cittadini dell’oggi e devono essere messi nelle condizioni di incidere sulla vita dell’intera collettività, esprimendo a pieno le potenzialità di loro prerogativa.La progettualità di questa fine anno parte infatti da un’investitura e da una consegna. L’investitura è quella di inchiestatori, inviati speciali e radattori del Barrito dei Piccoli (e non di “piccoli” giornalisti), lettori/scrittori della realtà adeguati almeno quanto i grandi (se non di più) a questo ruolo. Il compito è di contribuire con il proprio sguardo a fare di un momento di difficoltà collettiva la possibilità per nuovi mondi possibili.Nuovi indicatori della ricerca saranno:
incremento numero dei contatti, delle visualizzazioni e più in generale di tutte le interazioni registrate attraverso gli strumenti in uso sul web (sito ufficiale del Mammut, sito del Barrito dei Piccoli, pagina Fb Mammut e altro).
tenuta relativamente alla quantità e alla qualità dei contributi redazionaliincremento numero scambi telefonici o via posta con alunni, insegnanti e genitorinr riscontri positivi da parte di docenti, alunni e genitori sull’utilità delle azioni messe in campo relativamente a sostegno alla didattica on line messe in campo dalle scuole.ricaduta positiva su motivazione, rendimento scolastico, benessere una volta tornati in aulanr episodi da cui sia riscontrabile che il lavoro avviato nelle aule ha avuto un seguitonr nuovi redattori e/o semplicemente collaboratori al Barrito on line, con particolare osservazione all’ampliamento dell’ambito territoriale di riferimentonr di episodi dai quali sia riscontrabile un incremento di scambi e interazioni autonome tra insegnanti, bambini e genitorinr di nuovi incontri “corpo a corpo” tra bambini e adulti che si verificheranno al termine delle misure restrittive dovute all’emergenza sanitaria- nr dei meccanismi e strumenti propri della pedagogia delle tane (es: classificazione tra racconto immaginario, cronaca, scientifico) che troveranno applicazione in maniera non banale anche attraverso il lavoro a distanza.Queste le principali azioni previste per il nuovo periodo:
- inchiesta. Stabilire patto di lavoro con vecchi e nuovi collaboratori di età inferiore ai 12 anni, attraverso un lavoro di inchiesta sull’attuale emergenza sanitaria
- radazione on line. Costituire una redazione on line allargata, basata sull’iscrizione volontaria di bambini ragazzi, con i compiti propri di una redazione. I compiti vanno dalla commissione e selezione degli articoli da pubblicare, alla costruzione di strumenti (giochi, consegne di manualità, invenzioni, enigmi), alla costruzione e teatralizzazione di storie e miti, alle altre interazioni possibili anche fuori dal web.
In particolare, all'interno dello speciale "Italia, marzo 2020" stiamo raccogliendo e pubblicando storie, racconti, osservazioni, considerazioni dei cittadini con meno di 12 anni. Avviando anche rubriche con i più grandi, come "Le Favole al Computer". Tutto materiale visitabile su: www.barritodeipiccoli.org
- avvio sportello “Chiu’ lontano mi stai chiu vicin t sent” (“Più lontano mi stai, più vicino ti sento”). Sportello di vicinanza nella lontananza. Lo sportello è guidato dai pedagosti del Mammut, e si occupa di coordinare e stimolare l’intero lavoro redazionale, attraverso il web (siti, fb e altri sociale del Mammut) ma anche attraverso una disponibilità telefonica giornaliera dalle 10,00 alle 13,00. Dialogo, chiarimenti, scambi, ascolto con adulti e bambini che decidono di partecipare alle nostre attività sono la finalità di questa azione. Lo sportello prevede un supporto anche pedagogico a docenti e educatori che vorranno impegnarsi nelle attività del progetto. Attraverso lo sportello vengono proseguite, per quanto possibile, anche le attività avviate con i bambini nelle aule. Anche attraverso i “compiti a casa” arriveranno le consegne del Barrito, per continuare ad avere un filo diretto con gli alunni con cui lavoriamo da settembre attraverso la didattica on line da loro realizzata attualmente.
- proseguimento del lavoro ricerca-azione con i docenti e i loro studenti sul tema PAURA/ CORAGGIO, focalizzando l’attenzione sulla nuova ipotesi sopra riportata.