The story

Il progetto, alla luce delle necessità evidenziate dal Paese, ribadite dal D.Lgs. n. 28 del 4 marzo 2010 in materia di “mediazione finalizzata alla conciliazione delle controversie” (con la specifica, all’interno dell’art. 21, che evidenzia la necessità di divulgare al pubblico le informazioni sul procedimento di mediazione) ed alla luce delle sensibilità e degli obiettivi della cooperativa, rappresenta una grande occasione per un concreto piano di sviluppo che tenta di rispondere a due motivazioni di fondo: 1. organizzare la divulgazione e la disseminazione in modo diffuso e capillare, con un target che altrimenti sfuggirebbe ad ogni altro approccio esistente, in ambito nazionale, della cultura della gestione pacifica dei conflitti interpersonali e collettivi anche attraverso la presentazione delle sue molteplici realizzazioni operative; 2. rendere possibile la nascita di retI al servizio della diffusione delle culture della gestione pacifica dei conflitti con un bacino d'utenza potenzialmente nazionale.

Il progetto ha come finalità di tentare la sistematizzazione della diffusione della cultura della gestione pacifica dei conflitti interpersonali e collettivi attraverso la costituzione di reti di soggetti disponibili a svolgere concretamente la diffusione su ampia scala, in particolare nel mondo delle scuole medie superiori, della cultura della gestione pacifica dei conflitti interpersonali e collettivi, in modo diretto ma anche utilizzando i vari supporti tecnologici (quali computer, internet, ecc.), molto più vicini alle nuove generazioni, e atti a velocizzare e moltiplicare la divulgazione dei contenuti. L’obiettivo principale è la sensibilizzazione dei giovani, adulti di domani, in quanto riteniamo che una adeguata divulgazione nel periodo scolastico possa permettere di agire, nel loro futuro di adulti e di classi dirigenti nel Paese, con maggiore consapevolezza della grandezza di significato e di opportunità insite nella cultura della mediazione e della conciliazione. 

L'area territoriale ipotizzata è quella dell’intero territorio italiano. Verranno coinvolte, quindi,  tutte le scuole medie superiori del territorio nazionale.   

I  beneficiari principali delle attività progettuali sono prevalentemente, ma non esclusivamente gli studenti  degli ultimi due anni delle scuole medie superiori dell’intero territorio nazionale attraverso l’organizzazione e la gestione delle molteplici risorse rappresentate dai giovani operatori, nonché i giovani laureati e formati alla gestione pacifica dei conflitti attraverso master ed altri specifici corsi anche post-universitari, debitamente organizzati e formati alla diffusione della cultura della gestione pacifica dei conflitti.   

Gli interventi potranno essere di vario tipo e, attraverso un “Centro Prenotazioni Interventi sulla cultura della Mediazione nelle Scuole”, potranno essere:  1. interventi nelle aule scolastiche, anche con la tecnica della tipica lezione frontale, della durata di circa 2 ore; 2. interventi divulgativi nelle scuole rivolti agli insegnanti (è ipotizzabile anche una offerta corsi in fad); 3. reperimento di tutto il materiale disponibile in merito alla mediazione ed alla conciliazione (libri, riviste, supporti multimediali, ecc.) e costruzione di una biblioteca, presso la sede della cooperativa, sia cartacea che informatica; 4. costituzione di una rete di ragazzi delle scuole superiori (e anche di operatori) con costruzione di una o più pagine sul web e nei più famosi social network presenti nella rete, in modo da pubblicizzare, rendere visibile l’operazione e diffondere ancora più capillarmente il paradigma culturale della mediazione. 

Il progetto si svilupperà nell’arco di tre anni.  

Attualmente sono stati identificati i referenti sul piano regionale, si sta alimentando la lista dei formatori coinvolti, è già attiva una pagina web sul progetto e una pagina su un famoso social-network. Allo stesso tempo ci si sta muovendo nella ricerca di sponsorizzazioni e patrocini (il Ministero dell’Istruzione ha dichiarato la sua viva considerazione ed apprezzamento per l’iniziativa). Contestualmente sono stati istituiti un comitato d’onore (anche con rappresentati istituzionali) e un comitato scientifico a supervisione del progetto.  

A seguito dell’incontro con i referenti regionali avvenuto nell’aprile 2012, verranno realizzati degli incontri con i formatori coinvolti, in modo che si crei un linguaggio operativo e didattico comune.   

Si ipotizza la presentazione pubblica del progetto, eventualmente con la partecipazione a convegni.  

Il cuore dell’organizzazione prevede l’organizzazione degli interventi nelle scuole che, per economia e fattibilità, vengono previsti spalmati nell’arco di tre anni scolastici. In questo modo, infatti, sarà possibile realizzare oltre 500 interventi nelle scuole superiori di tutto il territorio nazionale, arrivando a formare oltre 100.000 studenti. Gli istituti scolastici usufruiranno di questi incontri in modo totalmente gratuito.   

Durante lo svolgimento dell’operazione nelle scuole si prevede l’incremento delle adesioni ai siti e ai social-network, in modo da aumentare la visibilità e la diffusione del paradigma culturale. Analogamente, durante lo svolgimento degli incontri nelle scuole, verrà implementata la biblioteca documentale sul tema della mediazione.