Esplora
le cause
Inizia
la tua causa
Alla fine di marzo 2020, in piena crisi sanitaria, è scoppiata una polemica sulle affermazioni fatte a mezzo stampa o sul web di ricercatori e/o medici impegnati in prima linea sul fronte dell'emergenza Covid19. I promotori di questo appello sono stati colpiti dalla pretesa di una certa parte di rappresentare "la comunità scientifica" e di chiedere addirittura alla magistratura di intervenire per silenziare ogni voce in parziale disaccordo su una auto-attribuita "verità scientifica". Non ci interessa entrare nel merito della querelle che ha contrapposto il "Patto Trasversale per la Scienza" con la dottoressa Gismondi ("La signora del Sacco") o con il Dott. Montanari che ha concesso una intervista trasmessa sul canale web Byoblu (di cui è stato chiesto l'oscuramento). Non è questa la sede per definire chi avesse ragione. Quello che importa è difendere l'onorabilità della scienza che, da Galileo in poi, ha condotto i suoi dibattiti, anche severi, affidandosi al metodo scientifico che, com'è noto, non include l'intervento della magistratura per silenziare le tesi contrarie.
Abbiamo pensato quindi di inviare una lettera al Professor Giorgio Parisi, Presidente dell'Accademia dei Lincei, perché intervenga per ribadire pubblicamente quali sono le corrette modalità del dibattito scientifico e sottolineare che nessuna confusione può essere tollerata tra la vera comunità scientifica e chi surrettiziamente se ne auto-definisce portavoce. La comunità scientifica è plurale come plurali sono le sue voci e l'unico dibattito permesso al suo interno è quello basato su tesi che devono essere confermate o smentite dagli esperimenti.
Tra il 28 marzo e l’8 Aprile 2020 la lettera ha raccolto 1196 firme di laureati ed altri non-laureati per un totale di 4891 ed è stata spedita al Presidente dell'Accademia dei Lincei. A tutt'oggi però non abbiamo ancora ricevuto risposta.
Vi preghiamo di firmare la lettera e soprattutto di diffonderla il più possibile per sensibilizzare l'opinione pubblica e raggiungere un più alto numero di colleghe e colleghi, non solo in Italia.
La lettera è stata già pubblicata su due siti: Attoprimo.org e sspp.it.
Potete scaricare la lettera in formato pdf in inglese e italiano.
Speriamo che, se avremo forza sufficiente, potremo ottenere un pubblico ed autorevole sostegno in difesa dell'onorabilità della nostra professione di ricercatori e scienziati.
Mariagrazia Coassin, ricercatrice sr., biologa, Treviso;
Antonella De Ninno, ricercatrice sr., fisico, Frascati;
Livio Giuliani, ricercatore sr., matematico e biofisico, Roma;
Ugo Mattei, professore di diritto civile all'Università di Torino e di diritto internazionale e comparato all'Università della California.