Gaza. Musica per bambini/e contro la distruzione

Cultura è Libertà, una campagna per la Palestina Human rights

The story

MUSICA PER BAMBINI/E CONTRO LA DISTRUZIONE

"...coltiviamo la speranza" dice il grande poeta Mahmoud Darwish.

Saltano e giocano spesso anche tra le macerie i bambini di Gaza: una striscia di terra di ca. 365 kmq. dove vivono quasi 2 milioni di persone. Le condizioni materiali di vita sono per molti al limite della sopravvivenza, causa l'assedio e la chiusura a cui questa striscia è sottoposta da oltre 11 anni, punteggiati da attacchi militari da parte di Israele. Sono migliaia le vittime civli. La disoccupazione raggiunge il 50%, l' erogazione di elettricità avviene solo qualche ora al giorno,le falde acquifere sono inquinate. Condizioni estreme, che indirizzano l'attenzione della maggior parte degli operatori locali e internazionali verso risposte umanitarie ed emergenziali, indispensabili certo, ma non sufficienti per vivere, per immaginare un futuro.

Gaza ha una delle popolazioni più giovani del mondo, il 51% ha meno di 18 anni. Il rapporto delle Nazioni Unite “Gaza nel 2020: un luogo vivibile?” ha concluso che Gaza, se lasciata sola, rischia di non essere più vivibile e conclude che “senza accesso a risorse e opportunità di vita le conseguenze possono essere estremamente negative per questi giovani: tensione sociale, violenza, estremismo sono i possibili risultati della mancanza di qualche prospettiva significativa”.

Allora abbiamo pensato di sostenere il diritto alla cultura, iscritto nella Dichiarazione Universale dei diritti umani delle Nazioni Unite del 1949, con il progetto "Musica per bambini/e contro la distruzione" che intende offrire qualche opportunità a bambini/e e adolescenti che hanno vissuto situazioni traumatiche e vivono in grandi difficoltà sociali ed economiche. Come tutti i giovani del mondo, i giovani di Gaza amano la MUSICA, uno dei pochi mezzi di espressione e comunicazione. Scuole, teatri, associazioni vi si dedicano. Tra questi il Conservatorio nazionale musicale Edward Said, con sede a Gaza, e la scuola di Musica Al Kamandjati, che ha volontari/e sul territorio. 

I fondi raccolti sono infatti destinati a borse di studio per bambini/e tra gli 8 e i 15 anni per il Conservatorio Edward Said, della durata di un anno, e ad attività per bambini/adolescenti durante il Festival musicale di Al Kamandjati 2019.