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La drammatica situazione dei migranti sulla rotta dei Balcani e l’esperienza maturata negli scorsi anni in Italia, ci hanno spinto ad organizzare un incontro di tre giorni a Roma per costruire e rafforzare una rete di realtà non istituzionali che garantisca un passaggio sicuro ai migranti in transito in Italia e che monitori gli spostamenti sul territorio nazionale.
Per questo il 29/30 Aprile e 1 Maggio, alla Città dell’Altra Economia (L.go Dino Frisullo,Testaccio) inviteremo diversi gruppi di attivisti provenienti da tutta Italia con i quali ci riuniremo in un’assemblea operativa con l’obiettivo di essere pronti per gli sbarchi estivi che avverranno sulle coste italiane.
Parallelamente, negli stessi giorni, saranno organizzati incontri, dibattiti, proiezioni e presentazioni di libri sul tema della migrazione, a cui parteciperanno Mauro Biani, Leonardo Palmisano, Amedeo Ricucci, Lorenzo Declich, Valentina Brinis e tanti altri esperti di migrazioni, diritti e accoglienza.
Verranno esposte le foto di Danilo Balducci, Gianluca Bertarelli & June Rainbow, Fabiano Meli, Francesco Pistilli, Giacomo Monti, Studenti dell'UPTER coordinati da Giorgia Spigarelli e i disegni dei migranti raccolti al centro Baobab.
La sera, ci saranno dj set e concerti (TBD).
Il nostro intento è quello di poter coprire le spese di viaggio dei volontari che arriveranno a Roma anche da luoghi di confine distanti come Bolzano e Lampedusa, in modo da facilitare la partecipazione a tutti, affinché si rafforzi questa rete indispensabile di attivisti. Per il loro alloggio ci stiamo organizzando ospitandoli presso le nostre case private.
Inoltre anche altre piccole spese (materiali per l'installazione fotografica, flyer e locandine, etc), verranno finanziate tramite questa causa.
Pertanto vi chiediamo un contributo per poter realizzare questo evento che, ne siamo certi, sarà la base per gestire dal basso, come comuni cittadini, l’ennesima emergenza che le istituzioni non riusciranno a prendere in carico.
Baobab Experience – Le attiviste e gli attivisti
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Dallo scorso maggio, un gruppo di volontari, privati cittadini, si è trovato a fronteggiare un'emergenza migratoria gestendo più di 35.000 migranti transitanti, all’interno del centro Baobab di via Cupa a Roma.
Attualmente, dopo lo sgombero della struttura avvenuta il 6 dicembre 2015, in assenza di una sede (di cui il Comune ha promesso di occuparsene), il gruppo continua a dare un’accoglienza degna, supportati da associazioni mediche e legali e dalla rete costituita nei mesi con associazioni di attivisti nazionali ed europei, e si è costituito in associazione alla quale è stato dato il nome di “BAOBAB EXPERIENCE”.
Il Baobab ha dimostrato che a Roma, e nei suoi dintorni, c’è una società civile cosciente ed umana, che all’occasione agisce con sacrificio e dedizione dando agli altri:
Il tipo di accoglienza dei volontari del Baobab ha suscitato l’interesse di tante associazioni romane e italiane, di artisti e di privati cittadini. Il Baobab è stato un fenomeno di civiltà e lo vuole essere ancora, per senso civile ed umano, perché ogni volontario, in assenza delle istituzioni, non può assistere inerte alla disperazione di altri esseri umani.