Tutt* a Roma il 26.9 - Priorità alla scuola

Cobas Scuola Istruzione e Formazione

The story

SABATO 26 SETTEMBRE ORE 15.30 PIAZZA DEL POPOLO, ROMA

MANIFESTAZIONE NAZIONALE DI PRIORITA’ ALLA SCUOLA

 

CAMPAGNA DI CROWDFUNDING PER SOSTENERE LE SPESE DI VIAGGIO

ANCHE CHI NON PARTECIPERA’ DIRETTAMENTE PUO’ DARE IL SUO CONTRIBUTO AFFINCHÉ SI RIESCA A GARANTIRE IL PIU' POSSIBILE LA PARTECIPAZIONE E FARE ATTIVAMENTE PARTE DEL MOVIMENTO DI LOTTA PER UNA SCUOLA DIVERSA.

Le scuole finalmente riaprono dopo più di 6 mesi di interruzione forzata senza che nessuna delle criticità che abbiamo evidenziato nei mesi sia stata affrontata con adeguati interventi strutturali. Ci troviamo in un quadro di incertezza e precarietà che è il risultato ampiamente prevedibile della scelta politica di non investire nella riorganizzazione del sistema scolastico: aumento smisurato del precariato e peggioramento delle condizioni lavorative dei supplenti, convocazioni tardive e mancanza del personale per garantire l’avvio del regolare svolgimento delle lezioni, tempi scuola ridotti, spazi insufficienti e conseguente ricorso alla nefasta didattica a distanza, permanenza e addirittura in alcuni casi incremento delle classi pollaio, mancanza di presidi sanitari all’interno della scuola, inadeguato potenziamento dei trasporti.

LA SCUOLA CHE RIAPRE NON È IL LUOGO MIGLIORE, PIÙ ACCOGLIENTE, PIÙ INCLUSIVO E PIÙ SICURO PER TUTTI CHE CHIEDIAMO DA MESI. PER QUESTO INVITIAMO A UNA NUOVA MOBILITAZIONE, PERCHÉ SI TORNI A INVESTIRE NELLA SCUOLA PUBBLICA, AFFINCHÉ LA SCUOLA POSSA RICOPRIRE QUEL RUOLO CENTRALE CHE RITENIAMO OGGI SEMPRE PIÙ NECESSARIO.

CHIEDIAMO CHE:

• una parte cospicua dei fondi del Recovery Fund venga destinata alla scuola per l'emergenza;

• ci siano investimenti strutturali definitivi in termini di percentuale del PIL investito per scuola e ricerca, così da raggiungere la media Europea (5%) e scalare l'ultimo posto in Europa per abbandono e dispersione scolastica che occupiamo;

• gli investimenti nell'edilizia scolastica pubblica riguardino il recupero e la manutenzione di edifici fatiscenti come anche la riapertura delle scuole dismesse nelle aree interne nelle periferie e nell'acquisizione per un uso scolastico del considerevole patrimonio immobiliare pubblico dello Stato e degli enti locali attualmente inutilizzato;

• ci sia una riduzione drastica e definitiva di precariato nella scuola, il miglioramento delle condizioni lavorative nelle scuole, maggiori tutele ai lavorat* fragili nella fase emergenziale, riduzione strutturale del numero di alunn* per classe e maggiori assunzioni;

• si avvii un processo per costruire un sistema pubblico dedicato a bambin* 0-6 anni, con una riflessione rispetto a chi lavora in quel settore, spesso con condizioni contrattuali disastrose;

• sia riattivata la medicina scolastica come pratica di cultura della Salute collettiva anche attraverso la riapertura in ogni Istituto della sala medica con personale adeguato.

Priorità alla scuola Bologna