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Nella chiesa madre di Belmonte Calabro è attualmente alloggiato un organo cosiddetto positivo del ‘700, proveniente da un’altra chiesa ora inagibile. L’organo è contenuto in una cassa autonoma lignea di fattura semplice ed elegante, costruita in “pino loricato” (conifera oggi rara, ma al tempo della costruzione dell’organo presente in gran numero sui monti del Pollino). Le canne sul prospetto sono 19 in lega di stagno, la tastiera è composta da 50 tasti rivestiti in legno di bosso, mentre quelli cromatici in legno di noce con copertura in ebano. I mantici, originali come tutto l’organo, sono azionati tramite due leve che fuoriescono dal lato sinistro della cassa. Lo stato di conservazione non è eccessivamente deteriore, anche se sono purtroppo evidenti e concreti gli insulti dei secoli e l’incuria degli uomini. Malauguratamente, il non utilizzo negli ultimi 40 anni ha compromesso pesantemente le pelli della manticeria e l’ossidazione delle canne e per di più l’attacco di muffe e dei parassiti del legno ha contribuito non poco al degrado dello strumento. L’idea di restaurare l’organo è venuta a noi dell’Associazione “Arte e Bellezza” e si inserisce in un filone di attività della nostra associazione che ha già al suo attivo altri lavori di restauro di pale e dipinti. Tutti i restauri sono stati possibili grazie alle offerte volontarie dei soli cittadini senza alcuna sovvenzione da parte di enti pubblici o privati. La scelta del contributo volontario ci ha caratterizzato fin dall’inizio della attività dell’Associazione, perché siamo convinti che molte opere del passato si possono restituire al loro antico splendore solo grazie al contributo di persone sensibili all’arte e alla bellezza, tenuto conto dell’impossibilità di aderire a fondi pubblici. La decisione di restaurare l’organo è stata presa in seguito all’analisi dello strumento eseguita da un restauratore abilitato ad operare su beni della Curia, della cui relazione estrapoliamo:
"È un organo positivo di un grande pregio artistico e storico di scuola napoletana, i cui elementi sono evidenti nella elegante elaborazione della struttura architettonica delle casse di risonanza, nella strutturazione degli apparati meccanici, e nelle decorazioni. Struttura ad armadio, costituito da due corpi. Si tratta di un’opera di elegante fattura, eseguita da un maestro organaro napoletano del XVIII secolo".