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Ricami tra Italia e Zimbabwe
Il progetto nasce dalla storia di un Ricamo di amicizia tra popoli in particolare per contrastare in Zimbabwe povertà e violenza sulle donne. Il paese è colpito da anni sia da un'inflazione elevatissima sia da grave siccità a causa dei cambiamenti climatici.
Dove
La missione del St. Albert Hospital è gestito da Dottoresse missionarie del luogo che hanno studiato in Italia come membri dell'Ass. Sanitaria Internazionale (AFMM). La collaborazione internazionale tra l'Ass. Progetto Casa Aperta ODV di Modena e il St Albert Hospital nasce dalla storia di Luisa Guidotti Mistrali (1932-1979) partita da Modena nel 1966 per la Rhodesia (ora Zimbabwe) come membro dell'AFMM ed uccisa nel 1979 mentre guidava la sua ambulanza.
L'ospedale del St Albert Mission nel Nord dello Zimbabwe ha 140 posti letto con 4 medici e 25 infermieri. oltre a personale amministrativo ed addetti ai servizi. Copre un territorio di 3.000 kmq con una popolazione di 134.295 abitanti (censimento 2022) Sono 14 le strutture sanitarie rurali convenzionate all’ospedale. Ogni anno sono risultano circa: 5.000 pazienti ricoverati, 40.000 pazienti ambulatoriali, 2.600 parti, di cui il 15% con taglio cesareo.
Perchè
I casi di violenza basata sul genere (GBV) sono molto comuni nei villaggi dello Zimbabwe. La più comune sono violenze familiari, abusi sessuali e matrimonio infantile. Secondo statistiche governative ed esperienza dei medici missionari del luogo, quasi 40% delle donne subisce violenze fisiche o sessuali.
Per questo grazie a donazioni nel 2021 al St. Albert è già stata realizzata una "Safe House" che accoglie fino a 20 donne che hanno subito violenze.
Come
Ora il progetto mira a creare una scuola di ricamo e cucito per motivare le ragazze e dare loro l'opportunità di un minimo di autonomia economia.
Il progetto si sviluppa per step sino ad un costo stimato complessivo di € 25.000,00= Abbiamo raggiunto il primo step di € 5.000,00 e puntiamo al secondo entro l'anno. Le donazioni verranno utilizzate per :
- impostare al St Albert un team composto da personale del luogo istruito per l'assistenza e la formazione nel laboratorio di ricamo;
- realizzare il laboratorio di ricamo attraverso un progetto modulare implementabile riutilizzando container abbandonati da ristrutturare, partendo da due container sino a 5 container ;
- ristrutturare ogni conteinar realizzando porte, finestre, pavimentazione, elettrificazione, condizionamento con pompe di calore, ritingeggio, tettoia, allestimento interno con tavoli, sedie e macchine da cucire.
Si stima che ogni container possa essere ristrutturato ed allestito raggiungendo un importo di € 5.000,00. La donazione potrà essere rendicontata nel dettaglio per ogni modulo di container da ristrutturare con documentazione dei costi sostenti per le opere svolte e il materiale acquistato.
Quali SDGSs dell'Agenda 2030?
Il progetto, destinato in particolare a coinvolgere donne che hanno subito violenza, mira ad attuare e contribuire ai seguenti SDGs dell'Agenda 2030:
- Goal 3 per "assicurare salute e benessere", recuperando dignità e salute psicologica oltre che fisica, di donne che altrimenti rischiano di essere abbandonate in contesti di violenza ed abbandono;
- Goal 4 e Goal 5 per "istruzione di qualità" e " valorizzazione della donna" fornendo loro istruzione di base e dando loro mansioni quotidiane per un minimo di autonomia economica;
- Goal 12 per "consumo e produzione resposabili" attraverso il recupero di container abbandonati come locali del laboratorio di ricamo.