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Ritornare cittadini. Le famiglie degli ebrei fiorentini durante e dopo la Shoà.
Una fonte preziosa: le istanze presentate dagli ebrei fiorentini al CTNL a ridosso della liberazione di Firenze conservate presso l’archivio della Comunità Ebraica.
Nelle carte delle istanze al Comitato Toscano di Liberazione Nazionale a cui si sono rivolti per la restituzione delle case e delle cose, 280, compilate già dalla fine agosto 1944, si trovano testimonianze a caldo di quanto è successo. Cartoline da Fossoli in cui si chiede aiuto, denunce di profittatori, racconti di fughe, improvvisazioni di attività economiche che permettessero di sopravvivere senza le tessere annonarie. Parenti che si trovano ad accogliere i figli minori dei deportati, persone che si sono ammalate e che chiedono un soccorso.
Vogliamo pubblicarlo, studiarlo, confrontarlo con il periodo storico in cui si colloca: la difficile ricostruzione italiana.
Ma non ci si può fermare a queste carte, ci sono domande che si pongono, la prima è capire cosa ne è stato di queste 280 famiglie, come sono tornate alla vita, con quali cicatrici. È ancora da scrivere la storia degli ebrei dopo la Shoah, ci sono pochi anche ottimi studi, ma c’è un’urgenza, i figli di queste famiglie oggi hanno fra i sessant’anni e gli ottanta, le loro testimonianze devono essere raccolte prima che scompaiano.
Semplificando, come se la sono cavata dopo? Cosa hanno dovuto affrontare per tornare davvero cittadini, cosa hanno vissuto i loro figli?
Perché abbiamo attivato il Crowdfunding
Ci servono due anni di lavoro e finanziati con almeno 30 mila euro per digitalizzare i documenti, classificarli, impostare e gestire le interviste alle seconde generazioni. Non pensiamo certo di trovarli tutti con il crowdfunding ma almeno il rimborso delle spese vive ci auspichiamo di raggiungerlo.
Chi vorrà contribuire verrà ringraziato permettendogli l’accesso ad un sito web dove pubblicheremo mensilmente un report sullo stato della ricerca, sull’utilizzo delle donazioni e alcune delle storie che, via via, riusciremo a ricostruire.
L’utilizzo dei fondi raccolti verrà documentato sul sito del progetto.
Sostengono il Crowdfunding
Fondazione centro di documentazione ebraica contemporanea
Comunità Ebraica di Firenze
Chi siamo
Marta Baiardi ha partecipato al progetto di ricerca sulle persecuzioni antiebraiche in Toscana diretto da Enzo Collotti negli anni Duemila, occupandosi in particolare delle deportazioni da Firenze e provincia; ha curato diversi libri di memorie e studiato la memorialistica ebraica e la deportazione femminile. Per l'ISRT ha ideato e curato - e continua a farlo - progetti di formazione per scuole ed associazioni. È attualmente in via di pubblicazione presso le edizioni Viella una sua ricerca sulla memoria epigrafica: “Le Tavole del ricordo. Shoah e guerre del Novecento nelle lapidi ebraiche fiorentine” (1919-2020)Francesca Cavarocchi, storica fiorentina, attualmente all'Università di Udine, ha collaborato alla ricerca curata anni fa da Enzo Collotti per conto della Regione Toscana sulle persecuzioni antiebraiche nella nostra regione, ha pubblicato con Elena Mazzini La Chiesa fiorentina e gli aiuti agli ebrei (Viella, 2018),
Laura Forti, per anni assessore alla cultura della Comunità Ebraica di Firenze, scrittrice, drammaturga; svolge un'intensa attività di formazione in scuole di teatro e università, a livello nazionale e internazionale. Ha curato scuole di scrittura e ha organizzato eventi culturali di rilievo e di alto livello. Gli ultimi suoi due romanzi, ”L’acrobata” e “Forse mio padre” (pubblicati per Giuntina nel 2019 e nel 2021) costituiscono una riflessione pregnante sui temi della memoria e della sua trasmissione.
Elena Mazzini è una storica fiorentina che ha lavorato molto intorno all'antisemitismo, e soprattutto intorno al nodo dei rapporti ebraico-cristiani nell'arco dell'intero Novecento dando vita a ricerche originali, a partire da un volume del 2005 scritto insieme con Luciano Martini (Giorgio La Pira e la vocazione di Israele), fino alla sua partecipazione in tempi recentissimi al progetto della Regione Toscana che indaga sui nuovi razzismi.
Gloria Pescarolo ha partecipato a varie ricerche fra le quali la documentazione per Notte della repubblica di Sergio Zavoli, attualmente collaboratrice del CDEC (Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea), esperta in progettazione, gestione degli archivi, analisi ed informatizzazione dei dati; ha progettato e sviluppato il sito nomidellashoah.it e supportato per nove anni la ricerca sugli aiuti agli ebrei in Italia svolta sotto la direzione di Liliana Picciotto e confluita nel volume Salvarsi del 2017.