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Fino a pochi anni orsono, il Trentino era un’isola felice, con un settore primario in ottima salute un secondario che occupava molte persone, permettendo alle famiglie di vivere un buon tenore di vita ed un terziario che andava a gonfie vele al punto di essere la voce prima riguardo il bilancio provinciale.
La SLOI arriva a Trento nel 1939, in un periodo storico e sociale ben diverso, con un tessuto socio-economico debole e con un economia basata prevalentemente sull’agricoltura, che certo non rendeva come ora.
La SLOI si insedia a Trento portando sicuramente un certo benessere economico ma, nella non curanza delle regole basilari per il rispetto della salute (vita) umana e dell’inquinamento ambientale portando malattia e morte, che si ripercuotevano con danni irreparabili anche sulle famiglie dei dipendenti e lasciando una ferita mai rimarginata che ai familiari oggi ancora in vita, duole.
Oggi che il quadro congiunturale, socio-economico sta peggiorando con la grande crisi, le famiglie sono sempre più in difficoltà, i giovani non trovano lavoro, in Italia si sono persi decine di migliaia di posti di lavoro e le persone sono disposte a lavorare a qualunque costo, compreso il trascurare la propria salute e la rinuncia ai propri diritti, tanto da arrivare ad una guerra fra poveri.
L’associazione TrentoAttiva al fine di sensibilizzare istituzioni, scuole e opinione pubblica a questo contesto e per far si che non si rinunci mai ai diritti, ottenuti con anni di lotte di popolo e sindacali, che hanno permesso a tutti una vita dignitosa, propone una mostra documentaristica sulla SLOI confrontandola con altre realtà italiane (Ilva, Marghera, Eternit…).
La mostra sarà composta da pannelli fotografici, pannelli informativi sia sul prodotto della ditta (PT) che sui danni causati, abbigliamento, DPI e oggetti appartenuti ai lavoratori, oltre a documenti risalenti all’epoca e a contorno, dibattiti a tema, documentari e interventi di relatori sindacali e tecnici.
Nello specifico la mostra, che si svolgerà dal 4 settembre al 12 ottobre 2014, si svilupperà nel modo seguente:
• mostra fotografica di circa 40 immagini ed esposizione in vetrine di oggetti, documenti, bibliografie, articoli, dpi (apertura dal martedì alla domenica ore 9-18 – Gallerie Piedicastello – PIazza di Piedicastello);
PROGRAMMA COMPLETO ED EVENTI COLLEGATI:
• 4 settembre ore 20:
“S.L.O.I. 1939-1978. Dall’alba alla notte, l’incubo continua…”
Serata inaugurale della mostra e proiezione del documentario “SLOI la fabbrica degli invisibili”
di Katia Bernardi
Interverranno alla serata:
- Dott. Luigi Sardi, Angelo Cappello e Katia Bernardi
Moderatore Gigi Zoppello caporedattore dell’Adige
• 11 settembre ore 20.30:
“Drammi a confronto. La SLOI, L’ETERNIT, L’ILVA e il PETROLCHIMICO di MARGHERA”
Interverranno alla serata:
- Sig. Bruno Pesce per l’associazione vittime dell’amianto di Torino; i documentaristi Vittorio Vespucci e Monica Nitti per l’ILVA di Taranto; la CGIL Chimici per il petrolchimico di Marghera e Don Albino Bizzotto dei Beati Costruttori di pace
Moderatore Andrea Tomasi coautore del libro ”La farfalla avvelenata”
• 25 settembre ore 20.30:
Monologo scritto e interpretato da Andrea Brunello
“L’operaio della S.L.O.I. aveva la possibilità di vincere: la paga alla S.L.O.I. era il doppio di quella delle altre aziende e con gli extra fuori busta si faceva jackpot! Il rischio era quello di perdere l’intelletto, la salute, la vita”.
• 9 ottobre ore 20.30:
La parola alla politica: quale futuro? C’è la possibilità di una riqualificazione del sito? Come si riqualificherà?
LA POLITICA INCONTRA I CITTADINI
Interverranno alla serata:
arch. Alverio Camin già Responsabile del Progetto Speciale Recupero Ambientale ed Urbanistico delle Aree Industriali PAT; ing. Nicola Salvati ex Capo dei Vigili del Fuoco di Trento.
Per quanto riguarda i rappresentanti politici e amministratori abbiamo fatto i relativi inviti e siamo in attesa di conferma. Appena avremo i nomi vi aggiorneremo
Tutti gli eventi si svolgeranno presso le stesse Gallerie di Piedicastello.
L’evento riguarderà non solo la SLOI, e quanto vi accadeva all’interno e all’esterno, ma anche il contesto sia precedente che durante il suo insediamento, per arrivare alle conseguenze e alle possibili soluzioni dei danni arrecati sia alla società che all’ambiente, oltre che ad un’eventuale riqualificazione del sito industriale.