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Troppo spesso si legge sui giornali della chiusura di una libreria. Sempre più di frequente ci si indigna per la morte della cultura e si assiste allibiti all'apertura sempre più frequente di centri scommessa.
2 anni fa invece una libreria, la mia Bottega delle parole, ha vinto vedendo la luce proprio in un locale che era destinato a diventare una sala scommessa.
Unica libreria nel comune di San Giorgio a Cremano è ben presto diventata un punto di riferimento, grazie alle infinite attività che svolgiamo. Grandissima attenzione dedichiamo ai più piccoli, che ormai preferiscono correre in libreria e piangono quando devono far ritorno alle case. Ma molta cura dedichiamo anche agli adulti cercando di assisterli nella maniera migliore alla scelta dei libri. Purtroppo però la congiuntura economica sfavorevole mi sta spingendo sempre più a scegliere la via della chiusura. Stavo anche per farlo quando mi sono resa conto che la libreria è diventata di tutti e che chiudendo avrei distrutto il sogno non solo mio ma di una comunità intera che dopo anni ha ritrovato un presidio di cultura e di crescita e di confronto.
E allora mi sono detta che non potevo essere egoista e che almeno un tentativo avrei dovuto farlo. Così sono qui a chiedervi aiuto, a fare in modo che il mio sogno, il NOSTRO sogno, possa continuare ad essere realtà. A fare in modo che almeno questa volta non dovremo indignarci per la chiusura di una libreria ma gioire nel leggere che l'abbiamo fatta risplendere e sopravvivere. Che dite, mi aiutate?