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Tutti abbiamo dei ricordi della nostra scuola elementare, qualcuno perché quì ha stretto le prime amicizie, altri perché hanno imparato poesie, giochi e canzoni. Quel che è certo è che la scuola elementare è stata per molti un luogo sicuro, in cui ci si è sentiti protetti nei primi anni di crescita. La nostra scuola per esempio aveva delle mura solide che ci proteggevano dal vento e dalla pioggia, era circondata da alberi sui quali ci divertivamo a cercare la resina ed era delimitata da una recinzione, che ne garantiva l’accesso esclusivamente a noi bambini e alle nostre maestre.
Sicuramente era così anche la tua scuola, ma quello che abbiamo imparato in Kenya è che niente va dato per scontato.
Esukuta è una scuola primaria frequentata da 470 bambini dai 3 ai 15 anni. È situata a Rombo, una zona molto remota del Kenya, dove quest’anno abbiamo trascorso un mese come volontarie, appoggiandoci all’associazione Year Out Onlus. La scuola è circondata da una distesa di terra rossa, che spesso, a causa del vento, si solleva in giganteschi tornadi che si abbattono all’interno delle classi, sul cibo e contro i bambini stessi e questo è molto dannoso, soprattutto per la vista e per la respirazione.
L’unico rimedio per proteggerli consiste nel piantare molti alberi lungo il perimetro della scuola, anche se fino ad ora i tentativi sono stati inutili dato che, trattandosi di una zona di pascolo, gli animali hanno sempre distrutto le piante.
La soluzione è la creazione di un recinto, che oltre a garantire maggiore sicurezza, permetterebbe anche la crescita di grossi alberi. Il ricavato sarà dunque devoluto interamente alla costruzione di un recinto che verrà gestita da persone assolutamente affidabili e competenti.
E’ una grande sfida che insieme possiamo rendere più semplice. E’ necessaria perchè rappresenta un investimento per l’istruzione e la crescita di questi bambini.
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