Solo una vera integrazione crea il mondo di tutti

EffettoE APS Assistenza Sociale

The story

E’ in fase di prossima approvazione il nuovo bando Ulss7 per l’integrazione scolastica dei bambini, ragazzi con disabilità’.

 

Il bando presenta alcuni aspetti positivi: la copertura assistenziale della giornata del sabato per i tempi scuola che lo prevedono, la possibilità di avere il personale oss per la scuola a domicilio e la garanzia dello stipendio agli operatori socio sanitari in caso di assenza del bambino.

 

Il bando presenta, purtroppo, anche aspetti negativi e preoccupanti per noi famiglie: la totale esternalizzazione del servizio alle cooperative, togliendo così l’ufficio di integrazione scolastica un punto di riferimento per le famiglie, la ricollocazione ad altre mansioni degli operatori Ulss altamente formati che ora seguono casi di alunni con disabilità grave ad alta valenza sanitaria, oltre al taglio di 32.000 ore per la rimodulazione del costo per l’assistenza sanitaria scolastica.

 

Noi genitori, abbiamo già incontrato, sia la dirigenza dell’Ulss7, sia i sindaci dell’area pedemontana. Inoltre, abbiamo inviato via mail un’elenco di punti dettagliati in merito a: effettive esigenze ed effettivi bisogni, con la richiesta di attivare in modo adeguato e completo i servizi, come da leggi nazionali. Le risposte ricevute, sono state vaghe e non esaustive.

 

Il futuro dei nostri figli dipende anche da questo bando, che una volta approvato sarà operativo per 3 anni.

 

I nostri figli, hanno diritto ad una vita dignitosa, non vedendo come unica direzione quella di essere inseriti in centri diurni. Per fare ciò, è indispensabile dare loro piena possibilità (come per i coetanei), di sviluppare e potenziare appieno le loro abilità, inclinazioni e autonomie. Partendo dalla scuola, primo canale per entrare a far parte della società e di conseguenza del mondo.

Noi genitori con figli con disabilità dell’area pedemontana Veneta, CHIEDIAMO IL VOSTRO AIUTO, per far si, che le nostre preoccupazioni, le nostre paure, vengano ascoltate, recepite e che i DIRITTI dei nostri figli vengano rispettati.

Di seguito, l’elenco delle punti che abbiamo esposto ai sindaci e alla dirigenza Ulss7, con le due lettere inviate a fine gennaio e l’ultima inviata il 20 Marzo.

 

Aiutateci a dare un futuro ai nostri figli sottoscrivendo questo documento.

 

Partendo dal diritto allo studio, per un mondo migliore, un mondo inclusivo, un mondo che possa essere di tutti, per questo chiediamo:

 

  1. Che le ore attualmente assegnate ai bambini per i prossimi anni scolastici (stante le condizioni di salute e di necessità attuali), saranno quantomeno confermate e non decurtate in quanto quelle effettivamente usate durante gli scorsi anni non sono state totalmente usufruite
  2. Che l’estensione del 50% del bando potrà essere utilizzato non solo per la presenza di nuovi casi, o dell’aggravarsi degli attuali ma anche per estendere la copertura oltre ai limiti di 16 ore settimanali attualmente imposti, in quanto lesivi del diritto allo studio e all’integrazione, in quanto i bambini con disabilita’ non per forza peggiorano, ma anzi la continua e costante stimolazione li porta ad acquisire nuove competenze e per continuare a progredire, oltre a mantenere le abilità acquisite, hanno la necessità di continui nuovi stimoli, con un aumento di ore di assistenza.
  3. Che la figura dell’insegnante di sostegno non venga “utilizzata” impropriamente a copertura dell’assistenza sanitaria e assistenza alle autonomie, in quanto le insegnanti di sostegno, il personale ATA o i volontari, non sono abilitati ad aspirare o broncoaspirare i bambini, ad idratare e dar da mangiare via peg o per bocca un bambino disfalgico o con difficoltà deglutitorie, non sono addestrate a manovre salvavita e non hanno le informazioni e l’addestramento necessario per spostare i bambini in maniera corretta, ad esempio per l'igiene intima, dalle sedie posturali o carrozzine senza rischiare di causare lussazioni o fratture ai bambini (per esempio con disturbo del movimento o patologie scheletriche) che non sono sempre leggeri e piccoli da spostare e non considerati gravi "solo" perchè non hanno una tracheotomia o una peg. Inoltre anche l’andare in bagno, fare l’intervallo, l’attività motoria, per esempio, sono momenti importanti per impare autonomie e abilità sociali di competenza dell’oss, l’integrazione è parte integrante dei momenti di aggregazione coi compagni e oltre ai bambini-ragazzi non verbali ci sono anche patologie del disturbo del comportamento e dell’adattamento che solo una persona formata e che conosce i meccanismi di innesco di certe situazioni, può evitare disagi e problematiche che sono solo di stress e disconfort della persona con disabilità, evitando situazioni di allontanamento e isolamento. Per tutti i momenti di attività di gruppo o motorie sarebbe fondamentale la compresenza del sostegno con oss proprio per permettere ai bambini e ragazzi con difficoltà motorie e che utilizzano ausili, di fare una attività adeguata alle loro abilità e stimolare le loro potenzialità (esempio immaginiamoci una attività motoria di gioco: un bambino che deambula con il grillo deve essere correttamente posizionato, sostenuto e aiutato nell’uso corretto dell’ausilio mentre l’altra figura gioca lo stimola mantiene attiva l’attenzione per insegnare un gesto corretto o per interagire coi compagni, una persona da sola non può fare tutto questo il rischio è il non includere la persona nel gioco o attività)
  4. che il numero di ore erogate dalla Ulss nei prossimi anni sia periodicamente reso noto alla conferenza dei sindaci in modo da verificare che l’intero monte ore previsto dal bando venga erogato ( compreso il 50%) supplementare. Diversamente si rischia che nel prossimo bando si produca una ulteriore riduzione di ore stanziate come calo della richiesta. Pe questo motivo chiediamo la creazione di un organo di vigilanza sulla qualita’ del servizio e sulla messa in pratica dei punti del capitolato e che sia composto da una corposa rappresentanza dei genitori, il quale possa partecipare anche ai tavoli della disabilita’ dei piani di zona.
  5. Che la direzione del servizio di integrazione scolastica venga mantenuto sotto direzione Ulss, in modo da aver garantito un riferimento CERTO e di facile “reperibilità” con il quale parlare anche in casi di urgenza.
  6. Che venga mantenuta e garantita per quanto possibile la continuità degli operatori attualmente operativi e assegnati ai bambini in questo momento in modo di dare continuità alle relazioni già instaurate, garantendo una continuità di lavoro e di sicurezza date le competenze sanitarie, di comunicazione e relazionali apprese. In questi ultimi anni a molti bambini venivano cambiati operari con frequenza settimanale e comunque anche ai bambini con alta valenza gli operatori non venivano lasciati per più di due anni.
  7. Chiediamo che venga garantita la "contestualizzazione" (conoscenza del bambino formazione dedicata alle esigenze del singolo caso) a dominicilio del personale per un tempo necessario e al singolo caso
  8. Che venga prevista la frequenza a corsi di aggiornamento annuali presso strutture enti tipo Hospice Pediatrico, e in caso di bambini con alta complessità sanitaria un aggiornamento ad inizio anno scolastico con la famiglia. Questo aspetto non solo garantira’ un servizio di qualita’ ma permettera’ agli operatori di lavorare con serenita’ e consapevolezza dando meno adito a possibili abbandoni da parte del personale.
  9. Come per il punto 2, ovvero il superamento della delibera che limita la frequenza scolastica a 16 ore settimanali, chiediamo che venga garantita la possibilità di frequentare scuole e centri estivi senza limiti di orario e al di fuori del proprio comune, provincia, ecc come previsto dalla legge 67 del 2006 e convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità. In quanto non sempre nel comune o provincia di residenza esiste sempre un centro estivo o attività adeguata alle necessità
  10. Chiediamo che venga garantita la partecipazione di tutti gli operatori assegnati sia alla riunione di TEAM mensile con il corpo docente che alle riunioni GLO, in quanto parti integranti del personale formativo e ogni operatore copre una parte dell’orario scolastico con un compito di sviluppo delle autonomie e abilità, attività .
  11. Prevedere un assistente alla comunicazione anche in caso di bambini non verbali come previsto dalla legge regionale n°11 del 201, o considerati verbali ma con grave ritardo del linguaggio.
  12. Garantire la continuità delle operatrici attualmente in forze alla Aulss in quanto ALTAMENTE FORMATE e molte ormai diventate PERSONE DI RIFERIMENTO per i bambini, capaci di garantire una comunicazione attiva, e possibile personale di prima formazione di altre operatrici
  13. Che la AULSS si doti un adeguato numero di TUTOR INTERNI (cioè non dipendenti della cooperativa) che in forza della loro esperienza e professionalità possano fungere da punti di giunzione tra le famiglie e gli operatori, fornendo quella continuità progettuale per nostri figli che un operatore in continuo turnover non può garantire. L’obiettivo è che ogni famiglia abbia un Tutor di riferimento. Chiediamo che anche il rapporto numerico tra tutor e famiglie con figli disabili sia comunicato dalla AULSS alla Conferenza dei Sindaci.
  14. Che i Laboratori, in cui alunni normodotati condividono esperienze con uno o più compagni disabili, siano occasioni di reciproca crescita umana e non meccanismi di risparmio delle ore degli operatori. In questo senso chiediamo quindi che le ore degli operatori dedicate ai Laboratori siano attinte dal bacino del 50% di ore supplementari previsto dal bando, e non sottratte al monte ore individuale assegnato a ciascun alunno disabile all’inizio dell’anno. Solo in questo modo infatti sarà poi possibile garantire agli alunni disabili che manifestassero durante l’anno difficoltà a partecipare ai Laboratori (come è già capitato), la facoltà di poter sospendere la partecipazione senza dover rimanere scoperti. Diversamente, soprattutto i ragazzi disabili più fragili, quelli non verbali o con significative difficoltà relazionali, sarebbero costretti loro malgrado a subire contesti per loro non positivi solo a causa di un meccanismo che sarebbe volto alla riduzione del numero complessivo di ore degli operatori. I Laboratori vanno pensati e costruiti con competenza professionale e conoscenza dei ragazzi che vi prendono parte: per questo chiediamo che la loro progettazione e composizione sia validata dall’equipe multidisciplinare (di cui al punto precedente) e non imposta alle scuole solo in base a logiche di orario degli operatori.
  15. Che le assenze degli operatori vengano comunicate alle famiglie puntualmente il giorno in cui si verificano. Qualora poi fossero note in anticipo, che vengano comunicate anche nei giorni precedenti, per dare modo alle famiglie e alle scuole di organizzarsi ed evitare soluzioni improvvisate.
  16. Che le disposizioni concordate in risposta ai punti sopra indicati vengano inserite concretamente nel Capitolato Operativo previsto dal Bando di gara, rendendole vincolanti per la cooperativa aggiudicatrice. In questo modo si darà adempimento a quanto già previsto dalla Delibera Regionale n. 1122 del 25 agosto 2015.

 

Convinti che un servizio di vera integrazione scolastica, un servizio di qualità costituisca un’occasione di crescita non solo per i nostri figli con disabilità, ma anche per i loro compagni, nella speranza che questa missiva, segno di una reale sofferenza vissuta sulla pelle dei nostri bambini, e di fondate preoccupazioni, possa essere un punto di inizio per la creazione di un percorso che porti nell’Area Pedemontana una vera e costruttiva sinergia tra le famiglie, i loro Sindaci, e la dirigenza Sanitaria, che punti ad essere una zona di ECCELLENZA nell’integrazione scolastica, un ESEMPIO di INCLUSIONE da seguire per tutte le altre aree del Veneto e non solo.