SPECIFICITA' PERSONALE CIVILE MINISTERO INTERNO

MINISTERO INTERNO Job

The story

ULTIMISSIME - 28 novembre 2018:

Il 28 novembre 2018 alla Camera dei Deputati , in occasione dell'approvazione del cd. "Decreto sicurezza", il Governo ha accolto - su spinta della nostra Sigla - un nuovo Ordine del giorno a favore del personale civile contrattualizzato con il quale, riconoscendo l'opportunità di un ruolo speciale, si impegna ad assumere iniziative volte ALLA VALORIZZAZIONE DELLA PROFESSIONALITA' DEL PERSONALE DELL'AMMINISTRAZIONE CIVILE DELL'INTERNO". 

(Camera Deputati Odg 9/1346/1- clicca e leggi)

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NEWS -17 LUGLIO 2015

- ALLA CAMERA DEI DEPUTATI PASSA LA LINEA DELL'INTESA PER IL RICONOSCIMENTO DELLA SPECIFICITA' PER IL PERSONALE CONTRATTUALIZZATO DELL'AMMINISTRAZIONE CIVILE DELL'INTERNO - IL GOVERNO ACCOGLIE!

(Camera Deputati Odg 9/03098-A/72 - clicca e leggi)

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MIGLIAIA I COLLEGHI CHE HANNO GIA' ADERITO E CONFERMATO IL LORO SOSTEGNO. 

SE NON HAI AVUTO MODO, FALLO ADESSO. AGGIUNGI ANCHE LA TUA FIRMA ON-LINE, ORA!

  

Una raccolta di firme, ma soprattutto UN MANIFESTO RIVENDICATIVO che recepisce lo stato d'animo e le aspirazioni dei colleghi.

Colleghi stanchi di essere considerati personale di serie B, di essere l'ultima ruota del carro al Ministero dell'Interno pur contribuendo, con professionalità e diligenza ed in ogni grande o piccola articolazione, a quelle fondamentali funzioni per il paese che risultano, tuttavia, essenziali, imprescindibili  e speciali solo per le carriere di alcune categorie (Prefetti, PS, Vigili del Fuoco...) !

Per questo, ora più che mai, è necessario ribadire e riproporre, anche in occasione del progetto governativo di Riforma della PA, quella richiesta di riconoscimento di professionalità rinviata da troppo tempo per il personale civile contrattualizzato del Viminale.

Professionalità svenduta, diluita, anche attraverso l'ultimo CCNI del 20/09/2010 (andiamo a chiedere il perchè a chi lo ha sottoscritto... Cisl, Unsa e Flp).

Ricordando la singolare situazione di un’Amministrazione con quattro differenti ordinamenti, condizioni e trattamenti professionali, con una conseguente inevitabile sovrapposizione funzionale che spoglia autonomia e responsabilità professionali riconosciute per legge.

L'iniziativa in questione è solo parte di una più ampia, e mai abbandonata, rivendicazione sindacale tesa al riconoscimento della centralità, dell'importanza del personale contrattualizzato civile nel Ministero dell'Interno e soprattutto al "recupero" degli spazi di responsabilità all'interno di ogni singola articolazione di questa nostra Amministrazione.

Il pensiero va, ad esempio, alle strutture di PS dove i colleghi della Terza Area vengono allontanati sistematicamente (sostituiti, talvolta, nelle stesse mansioni amministrative da qualifiche inferiori di PS) da ogni dinamica di autonomia, coordinamento e/o direzione. Laddove, spesso, i lavoratori civili vengono utilizzati in mansioni non di profilo.

Oppure alle Prefetture, dove i nostri colleghi si ritrovano col maggior lavoro "scaricato" dal dirigente di turno e, magari, anche con l'incarico di "Responsabile di procedimento" senza alcuna tutela di legge, requisiti o strumenti e, soprattutto, senza nulla mutare in prerogative e stipendio! 

A tutti quei colleghi a cui vengono affidati lavori di più alta professionalità, con sempre maggiori responsabilità ed esposizioni anche penali, ma senza garanzie e con lo stesso stipendio.

In generale personale che continua diligentemente a far fronte delle accresciute emergenze,dall’immigrazione (con compiti di accoglienza e controllo in deroga ad ogni normativa) al terrorismo internazionale, alla protezione civile.

Firme come strumento di pressione che deve vedere il personale dell’Amministrazione Civile dell’Interno compatto nel chiedere una nuova e più rilevante dimensione al Ministero dell’Interno.

Inutile ribadire cosa questo aspetto significherebbe in termini di contenuti del rapporto di impiego, della tutela economica, ordinamentale e previdenziale.

Non solo...

La condizione sopra descritta, e le nuove dinamiche contrattuali, appaiono utili per poter finalmente incardinare il Ministero dell’Interno, eventualmente insieme a quello della Giustizia, degli Affari Esteri e della Difesa in una cosiddetta “Sezione/Settore Governo” che tuteli appunto le rilevanti specificità di queste Amministrazioni e salvaguardi il totale delle competenze insopprimibili per la tenuta della vita democratica del Paese.

Perchè la specificità ?

Perchè le carriere professionali presenti al Viminale sono troppe: Prefetti, Polizia, Vigili Fuoco, SATI e la nostra. L'unica tra queste a restare ancora senza specificità (o meglio che il contratto privatistico ha dissolto) è la categoria dell'Amministrazione Civile dell'Interno contrattualizzata. Gli effetti possiamo riscontrarli ogni giorno anche in termini di efficienza dei nostri Uffici, di trattamento (vedi trattenuta malattia, non applicazione riforma previdenziale Fornero, ecc.), di sbarramento della nostra carriera e, se volete, ogni mese nel cedolino...

Anche la nostra carriera, in ogni piccola o grande articolazione del Ministero dell'Interno, svolge il proprio compito con scrupolosità e per gli identici e determinanti fini istituzionali.

Le motivazioni che impegnano il nostro sindacato a  insistere su tale richiesta?

L'indifferenza, da decenni, nei confronti della nostra categoria e l'affossamento delle nostre professionalità.

Il momento favorevole di riordino della PA e di riassetto politico.

Perchè un Settore/Sezione di Governo?

Perchè è evidente, come continuano a ripetere tutti da Renzi al nostro Ministro che il Ministero dell'Interno, insieme ad altri Ministeri come la Giustizia e gli Esteri ad esempio, rappresentano la spina dorsale della nostra democrazia, del nostro Paese e come tali vanno necessariamente tutelati sotto molti aspetti, insieme alle loro professionalità.

Perchè sostenere l'iniziativa e aderire?

Se si appartiene alla oramai "scalcinata" categoria dell'Amministrazione civile dell'Interno contrattualizzata appare superfluo elencarne le motivazioni.

Anche le altre carriere del Viminale, però, potrebbero ottenere da questa ipotesi non poche soddifazioni a cominciare dai dirigenti contrattualizzati.

Ed infine, ma non certo una motivazione meno importante, perchè se ci sopprimono l'Ufficio, se ci tolgono la sede da sotto il sedere, è forse il  caso di passare all'azione e di appoggiare l'unico vero progetto politico per il Minsitero dell'Interno.

Quali sono i vantaggi ?

Principalmente occorre essere convinti, com'è poi nei fatti, di contribuire anche noi, attraverso il nostro lavoro giornaliero, alla riuscita di quegli importanti obiettivi per la tenuta della nostra democrazia (..che però risultano determinanti per tutti meno che per noi). Si impone, pertanto, un principio: all'interno di un'Amministrazione così rilevante è ormai inconcepibile avere molteplici diversi trattamenti ordinamentali.

Per il resto, riportiamo esclusivamente la sintesi dell'ultimo articolo di legge che ha parlato di specificità (art.19 L.183/2010): "Ai fini della definizione degli ordinamenti, delle carriere e  dei contenuti  del  rapporto  di  impiego  e  della   tutela   economica,pensionistica e previdenziale, e' riconosciuta  la  specificità  del ruolo delle  Forze  armate,  delle  Forze  di  polizia  e  del  Corpo nazionale dei vigili del fuoco, nonché  dello  stato  giuridico  del personale ad essi appartenente, in dipendenza della peculiarità  dei compiti, degli obblighi e delle limitazioni  personali,  previsti  da leggi e regolamenti, per le  funzioni  di  tutela  delle  istituzioni democratiche e di difesa dell'ordine e  della  sicurezza  interna  ed esterna [...]"

A chi altri potrebbe interessare?

Ai contribuenti innanzitutto.

Al Governo che otterrebbe palesi sinergie, ottimizzazioni di risorse, risparmi complessivi e probabilmente maggiore produttività.

Evidenti vantaggi per la stessa Amministrazione che potrebbe finalmente camminare verso progetti univoci e condivisi e senza una "ruota sgonfia"...

Senza dubbio da questa scelta deriverebbe anche una più facile e produttiva sinergia tra i diversi compiti e le diverse carriere professionali.

Lo stesso Ministro dell'Interno potrebbe sfruttarla per ottenere un'amministrazione più efficiente, coesa e nel contempo riportare alcuni dipendenti agli originari compiti di istituto (leggi L. 121/81).

Vantaggi anche per la carriera prefettizia che acquisirebbe un più ampio controllo politico del Viminale e, aprendo la sua carriera al personale contrattualizzato, ridurrebbe la spesa e attenuerebbe, pian piano, la sua erichetta di "casta". 

Non solo. Potrebbe, in prospettiva, ben collocarsi in una unica dirigenza pubblica dei Ministeri della Sezione/Settore Governo e così anche ampliare le sue possibilità di responsabilità e carriera.  

Chi deve e/o può sottoscrivere?

Obbligatoriamente dovrebbero sottoscrivere tutti i colleghi dell'Amministrazione civile contrattualizzati, ex AGES-SSPAL e dirigenti compresi. 

Inoltre, alla luce degli sviluppi per l'intera amministrazione che questo progetto assolve, può sottoscrivere anche il personale della carriera prefettizia e di qualsiasi altra categoria di personale del Viminale.

Alla fine...

Non chiediamo aumenti e corsie privilegiate, ma pari condizione e status con il resto del personale del Viminale.

A noi interessa, ripetiamo, e a tale scopo dovrebbero convogliare tutti i sindacati al Ministero dell’Interno, definire un progetto per la nostra categoria, il futuro delle nostre professionalità in questa Amministrazione, il destino dei colleghi che non vogliamo veder dispersi in altre Amministrazioni. 

Per maggiori informazioni, se vuoi approfondire,  leggere l'appello al Ministro vai sul nostro sito o contattaci.

                                                          Giancarlo Mignozzi 

                                                (giancarlo.mignozzi@vigilfuoco.it)