Sosteniamo "One day"

Silvio De Luca Beni culturali

The story

Mi chiamo Silvio De Luca, sono un attore e autore napoletano. Cinque anni fa ho iniziato un percorso artistico, autoprodotto, per indagare i temi della violenza maschile, degli stereotipi di genere e dell’omolesbobitransfobia, creando un mio alter ego, Lila Esposito, moderna femminella napoletana che vive sia attraverso i social che con spettacoli dal vivo.

Tre anni fa mia madre, prima che se ne andasse, mi ha raccontato le vere motivazioni della sua separazione da mio padre. Lui è andato via di casa quando avevo cinque anni e, un bambino di quella età molte cose non le vede. Inoltre mia madre è stata brava a non farmele vedere. Lei mi racconta, che mio padre è stato cacciato di casa perché era un uomo violento, non solo mi dice questo ma, mi descrive come mio padre agiva la sua violenza. Le parole di mia madre sono restate dentro di me per molto tempo, pesavano come un macigno, mi hanno fatto pensare. Fino a quando ho avuto la forza di tirarle fuori, decidendo di scrivere uno spettacolo, partendo dai suoi racconti. Uno spettacolo che indaga la complessità emotiva maschile, analizzando le radici della violenza. Con questo testo voglio incoraggiare un viaggio introspettivo per i maschi, affinché imparino a vivere in relazione con le proprie emozioni e con chi li circonda.

Il testo dal titolo provvisorio “One Day”, racconta di Kaos un operaio che lavora in fabbrica a Torino, sindacalista eletto nel consiglio di fabbrica. Desideroso di tornare nella sua città, attraverso il sindacato è riuscito a trovare un nuovo lavoro a Napoli. Fa ritorno nella sua città, dove sposerà Teti, la donna che ama. Nella convivenza della vita coniugale, Kaos ha una metamorfosi: “Come se fosse stato deformato da questa sua rabbia, da quello che desidera e che non ha”. 

Ho scritto una drammaturgia, c’è una talentuosa regista, Angela Rosa D’Auria, e due attrici pronte a dare corpo e voce alle parole. Ci sono anche dei teatri pronti ad accoglierci. Manca solo una cosa: il tuo supporto per realizzare la produzione.

Sostieni questo sogno, con il tuo contributo, possiamo trasformare le nostre parole in azioni, toccare i cuori di molti e ispirare un cambiamento reale. Aiutami a far sì che, per la prima volta, uno spettacolo scritto da un uomo parli davvero agli uomini. Che faccia riflettere tutti e tutte insieme sulla capacità di non essere violenti e, immaginare un mondo diverso dove i generi non siano in conflitto ma, in un’armonia generativa.

La campagna di crowdfunding servirà per sostenere queste spese.

Quaranta giorni di prove, per sei ore al giorno di lavoro, che vedrà il coinvolgimento di un attore, due attrici e una regista.

Contemporaneamente lavoreranno all’allestimento: un/una costumista, uno/una scenografa, un/una responsabile di produzione e distribuzione.

Una sala prove.