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SS 275. LA CATTIVA STRADA – Chi si oppone, poi la paga Le storie, le voci di chi dissente per salvare il Salento dal cemento Sostieni il progetto di una cooperativa di giornalisti che sta lavorando alla realizzazione di un reportage che chiarisca perché il progetto di raddoppio della strada statale 275 sarebbe un autentico disastro per il Salento. Il documentario intende far conoscere le ragioni profonde della protesta di chi strenuamente si oppone alla strada - anche in sede legale e perfino a proprie spese – e che, invece, viene troppo spesso e troppo sbrigativamente liquidato con l’etichetta dispregiativa di ambientalista. Il reportage sarà diffuso in rete, attraverso i social network. E' datato 1987 il primo progetto di ammodernamento della strada che collega Maglie (Le) con Santa Maria di Leuca. Un tempo in cui il sud Salento era un importante polo industriale manifatturiero (calzature, tessile, abbigliamento). Oggi il territorio non ha più fabbriche ma da oltre un decennio ha scoperto una nuova vocazione turistica. Dopo quasi trent'anni anni, non è stata ancora posta la prima pietra ma i costi sono già triplicati: da 114 a quasi 300 milioni di euro. I salentini non ci stanno e si oppongono a questa indegna colata di cemento che comprometterebbe definitivamente il patrimonio archeologico e paesaggistico del lembo di terra più a Sud del Salento. Questo reportage è anche un viaggio nei luoghi simbolo che la nuova autostrada 275 spazzerebbe via: importanti siti archeologici, una natura lussureggiante, ma anche discariche, che il passaggio della strada rischiava di tombare definitivamente.