The story

Costruttori di Pace nel 25° anno dalla morte di don Tonino Bello.

Se in un angolo della terra, anche piccolo, ci fosse la guerra, noi qui a Giovinazzo non potremmo starcene tranquilli, perché quel focolaio mette in crisi anche noi”.

Così scriveva don Tonino ai Giovinazzesi richiamando l’impegno a farsi Costruttori di Pace.

Come presidente di Pax Christi, per la sua regione volle una grande missione: “La Puglia è chiamata dalla sua storia e dalla geografia a protendersi nel suo mare come Arca di Pace piuttosto che curvarsi minacciosamente come Arco di Guerra”.

Convinti del forte potere evocativo dei segni (da contrapporre ai segni del potere), l'Osservatorio per la Legalità e la difesa del Bene Comune di Giovinazzo, un rete di associazioni e cittadini cattolici e laici, da diversi anni presidio di cittadinanza attiva, si è speso per far intitolare ai “Costruttori di Pace” il molo di ponente di Giovinazzo per assegnare a quel luogo privilegiato, proteso verso il mare, il significato di luogo che unisce ed accoglie. Lì ora si vuole installare una stele e nella bellezza di questo cippo carico di simboli e significati abbiamo tradotto il senso della testimonianza di Don Tonino a 25 anni dalla sua morte.

In una città in cui ogni pezzo di lungomare è intitolato a tutte le forze armate, questo simbolo può essere un germoglio, un seme di speranza o forse una goccia nell'immenso mare torbido di questo periodo buio. Ma come diceva don Tonino, rivolgendosi agli obiettori di coscienza al servizio militare: "Obiettare alla 'cultura della violenza'... è una scelta minoritaria, un sasso lanciato in uno stagno, destinato ad andare a fondo. Proprio così, un sasso lanciato in uno stagno va sicuramente a fondo, ma il livello dell'acqua sale".

La stele sarà realizzata con una struttura metallica scatolare con effetto ruggine, semplicemente ancorata a terra, di dimensioni 120 x 10 x 220 cm, costituita da due campi: uno superiore, in piastrelle di ceramica, riportante un’arca che stende una rete da pesca da cui scaturisce l’arcobaleno come simbolo di Pace, con in basso il richiamo di don Tonino ai Giovinazzesi per l’impegno a costruire la pace; l’altro, inferiore, riportante a rilievo in metallo la parola Pace in tutte le lingue del mondo. Un piccolo faro posizionato a terra davanti alla stele illuminerà il cippo durante le ore notturne.

Auspichiamo che questa stele, eretta sul mare come faro di luce spirituale per la nostra città, sia l’omaggio riconoscente a don Tonino. Per la sua realizzazione, il cui costo stimato è di circa 4.000 euro, avviamo una raccolta fondi volontaria aperta a tutti, cui ciascuno potrà contribuire liberamente.

Il molo dedicato ai costruttori di pace rappresenterà per tutti un "presidio di umanità". Oltre la stele, infatti, prevediamo di realizzare lungo il muro che corre sul molo, per tutta la sua lunghezza, colorati murales che parlino di pace, di amicizia, di accoglienza, per i quali già stanno lavorando i bambini e i ragazzi delle scuole elementari e medie. I costi previsti, comprensivi della sistemazione del muro, si aggirano intorno ai 2.000 euro.

Su questi stessi temi, altri progetti e iniziative sono allo studio, per rendere quel posto, ora anonimo e insignificante, nel nome del sempre amato don Tonino, davvero un "presidio di umanità" per tutti.

 

Dettagli tecnici

Pannello realizzato con una struttura metallica di tipo scatolare con spessore di cm 10, altezza di cm 220, larghezza cm 120. Il pannello è suddiviso in due campi: la parte superiore trattiene una composizione in piastrelle di ceramica di cm 15 x 15 che raffigura un’arca da cui si protende una rete verso il mare, e da cui scaturisce come frutto l’arcobaleno della pace. La dicitura “in piedi costruttori di pace” sottende all’arcobaleno.

Nell’angolo basso della epigrafe è riportata l’esortazione di Don Tonino ai Giovinazzesi ad impegnarsi contro tutte le guerre.

La stele nel riquadro sottostante riporta in metallo e a rilievo la parola pace ripetuta in tutte le lingue della terra. La stele è semplicemente poggiata sul piano del molo attraverso due piedini regolabili che ne consentono la messa in orizzontale. Un faretto antistante la stele ne consente l’illuminazione in evidenza durante le ore notturne. Le parti metalliche saranno elettroverniciate a polvere con effetto ruggine corten, in modo da contestualizzarne la percezione.