Un futuro possibile per i giovani del Burkina Faso

Regard Plus Cooperazione Internazionale

The story

ANDARE A SCUOLA IN BURKINA FASO, OGGI

Il Burkina Faso, nome che significa letteralmente “Paese degli uomini integri”, è tra i venti Paesi più poveri del mondo.

Fino a qualche decennio fa, il Burkina Faso era conosciuto come una nazione pacifica, dedita al raggiungimento di una maggiore giustizia sociale e piena di speranza per il futuro. Negli ultimi anni, tuttavia, il Paese è balzato alle cronache per i sempre più frequenti attacchi jahadisti, avvenuti soprattutto nelle regioni del nord.

La crescente situazione di paura e violenza coincide con una grave crisi umanitaria. La siccità imperversante nell’Africa subsahariana, in Burkina Faso ha causato lo sfollamento di più di 2 milioni di persone. A tutto questo si aggiunge, come una drammatica ennesima sciagura, la pandemia Covid.

Per quanto riguarda l’istruzione, ancora oggi, andare a scuola non è un diritto acquisito, ma più un desiderio simile a un privilegio. In un futuro denso di incertezze, l’accesso all’istruzione rappresenta una vera occasione di riscatto sociale, la scommessa per una vita dignitosa o anche solo la possibilità di salvarsi da condizioni di miseria e di sudditanza.

Per questo Regard Plus ha bisogno del tuo aiuto.

COSA FA REGARD PLUS ITALIA

Regard Plus Italia nasce nel 2004 quando Arianna, una delle sue fondatrici, torna in Italia dopo aver partecipato a un progetto di cooperazione internazionale per la costruzione di una scuola nel nord del Paese. Pochi mesi dopo, da un piccolo gruppo di amici e grazie in particolare all'aiuto in loco di Olivier (qui il video di Olivier su Regard Plus), nasce l’idea di sostenere, attraverso una forma di ”adozione” a distanza, il percorso scolastico di ragazzi burkinabé spesso orfani, a volte anche portatori di handicap, che non avrebbero mai potuto andare a scuola.

I sostenitori italiani, tramite l’indispensabile collaborazione di assistenti sociali locali riconosciuti dal Ministero dell’Istruzione del Paese, hanno iniziato così a garantire il pagamento annuale degli istituti e a rispondere, passo dopo passo, ai bisogni pratici dei ragazzi, come l’acquisto di una bicicletta per andare a scuola o una macchina da cucire per fare pratica di sartoria: Soma oggi è infermiere e lavora in un centro sanitario a Kirkodogo, Gnésie fa la sarta e ha aperto una sua attività, Céline fa l'insegnante a Batié, il suo villaggio.

Queste sono solo alcune delle storie che Regard Plus è fiera di narrare. Storie che possono sembrare normali ma che in Burkina Faso sono straordinarie esperienze di riscatto.  Sono giovani che possono permettersi il lusso di non lasciare il Paese dove sono nati ma anzi di contribuire al suo progresso, piuttosto che rischiare i viaggi della speranza verso quella chimera europea che spesso si trasforma in vergognosa tragedia.

COSA PUOI FARE TU: AIUTARE SATURNIN e RASSINATA!

In questo momento i ragazzi sostenuti da Regard Plus sono undici. Proprio perché siamo un piccolo gruppo di sostenitori, i nostri numeri non sono grandi. 

È qui che entri in gioco tu, a cui sottoponiamo in particolare due delle nostre “buone cause”, i progetti di Saturnin e Rassinata:

  • Saturnin, al secondo di quattro anni di università, vuole diventare ingegnere: per aiutarlo a terminare i suoi studi e avviare l’attività servono circa 3500 euro. Qui il video di Saturnin
  • Rassinata, dopo l’ultimo anno di liceo, vuole diventare infermiera specializzata in salute femminile: per la scuola, che dura 4 anni, servono circa 3500 euro

Senza l’aiuto di questa racconta fondi, Saturnin e Rassinata e altri dei nostri ragazzi potrebbero non proseguire gli studi o avviare la loro attività!

Ogni tuo aiuto, piccolo o grande, servirà a sostenere i loro progetti di vita e anche, simbolicamente, la crescita e l’autonomia del Burkina Faso, nel cuore di un continente meraviglioso ma immensamente complesso.

Pensando alle troppo frequenti tragedie del nostro mare, ogni contributo è un atto concreto di solidarietà tra persone reali, con un nome ed un cognome. Un gesto di umanità “controcorrente”, perché il diritto all’istruzione, al lavoro, alla soddisfazione dei bisogni fondamentali, sia davvero universale, in qualunque Paese siamo nati.

GRAZIE per quello che farai!

 Arianna, Daniela, Elena, Katia, Sara