Amina ha 2 anni e 8 mesi.

Sta spesso in braccio alla sua mamma, perchè da sola non riesce a camminare.

E' nata con un problema alle gambe (come si vede dalla seconda foto) e sta imparando a usare il deambulatore. E' una dei bimbi con disabilità che vivono nelle campagne intorno a Wolisso, nella regione dell'Oromia, in Etiopia.

Amina è già fortunata ad essersi recata all'ospedale.

Molti dei bambini con disabilità delle campagne intorno a Wolisso non hanno mai neanche ricevuto una visita. Vivono nelle capanne con le loro famiglie, in condizioni di povertà e nascosti alla comunità perchè la disabilità è ancora una condizione vittima di pregiudizi e discrimazione.

Con l'arrivo del Coronavirus in Etiopia, i prezzi si sono alzati e le misure anticontagio hanno determinato la perdita del lavoro di molti adulti. Il paese ha decretato lo stato di emergenza fino a settembre 2020.

La miseria in cui vertono le famiglie dei bambini come Amina è ancora maggiore.

Per Amina e altri bambini il Coronavirus significa meno cibo a disposizione, più possibilità di contagio (il loro sistema immunitario è già debole a causa della disabilità o altre malattie), l'interruzione delle terapie per chi era riuscito ad accedervi.

Insieme a un rischio più grande, quello di rimanere inesorabilmente indietro, perchè giudicati meno importanti.

Il via alla distribuzione

Con l'associazione Vision Community Based Rehabilitation (VCBRA) faremo 3 distribuzioni di pacchi, una volta al mese, a 49 delle famiglie dei bambini con disabilità in maggior difficoltà.

Ogni pacco costa 29,40 euro e fornisce cibo e aiuti sanitari. In particolare, ogni pacco contiene:

-farina di grano

-olio per cucinare

-fagioli o lenticchie

-3 mascherine a famiglia

-1/2 litro di igenizzante per le mani

-sapone solido

Grazie di cuore per il contributo che riuscirai a dare ad Amina e agli altri bimbi!

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 Per saperne di più sul progetto Etiopia-Wolisso http://cittadinanza.org/progetti/wolisso/ 

Bambini e povertà- approfondimento

"In un documento diffuso il 28 maggio scorso, l’Unicef, il Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia, analizza l’impatto della pandemia da Covid-19 sui bambini e fornisce informazioni allarmanti. A causa dei gravissimi problemi economici dovuti al contagio, nei paesi a medio e basso reddito 86 milioni di bambini in piú rispetto a quelli previsti alla fine dell’anno scorso si troveranno a vivere sotto il livello di povertá. Entro la fine dell’anno, il totale potrebbe raggiungere cosí l’enorme numero di 672 milioni, i due terzi dei quali vivono nell’Africa sub sahariana e nei paesi dell’Asia meridionale". Leggi l'approfondimento di Bruna Sironi, volontaria di Cittadinanza in Africa. QUI