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UN SALVAGENTE NON BASTA - MEDU INSIEME CON RESQ PER SALVARE VITE UMANE NEL MEDITERRANEO
Chi sono le persone che attraversano il Mediterraneo? Sono donne, uomini, bambini che cercano un rifugio in una nuova parte di mondo, scappano da soprusi, abusi, guerre, carestie, sognano un futuro diverso e, magari, migliore.
La tortura, la violenza estrema, gli abusi e soprusi subiti hanno lasciato su queste persone ferite visibili e invisibili. Quelle delle mente – gravi forme di disturbi da stress post-traumatico - devono essere curate tanto quanto quelle del corpo, perché chi si trova a soffrire di un disagio psicologico ha diritto ad essere accompagnato in un percorso di supporto psicologico e psicoterapeutico. Un salvagente non basta: dopo il soccorso in mare, è necessario anche prendersi cura dell’aspetto della salute mentale.
In un contesto stressante e disorientante che può far riemergere o acuire traumi quanto può essere quello di una nave da soccorso, è essenziale che ci siano strumenti e competenze adatti a fornire un pronto soccorso psicologico a chi ne avesse bisogno. Per questo Medici per i diritti umani – Medu collabora con ResQ, organizzazione della società civile che si è posta l’obiettivo di mettere in mare una nuova nave che si aggiunga alla flotta umanitaria, oggi del tutto insufficiente, che svolge attività di salvataggio nel tratto di Mediterraneo che separa le coste africane dall’Italia.
La nave di ResQ, la ResQ People, e' stata inaugurata lo scorso sabato 31 luglio e quello stesso giorno c'e' stato il primo training dei nostri operatori per i suoi volontari. E' per noi una grande emozione arrivare ad essere presenti anche nel Mediterraneo, andando cosi' a coprire anche quel pezzettino mancante di rotta dei migranti fra il Niger e la Sicilia dove ancora non eravamo arrivati.
Il nostro compito in questo progetto e' fornire un supporto medico-psicologico alle persone soccorse e il training pre-partenza agli operatori di ResQ, E' fondamentale infatti che l'equipaggio della nave sia in grado di prestare un primo soccorso psicologico a chi potrebbe averne bisogno, dato che il forte stress emotivo che si verifica durante una situazione di pericolo in mare e l'incertezza conseguente dello sbarco in un porto sicuro potrebbero far riemergere le molteplici esperienze traumatiche che molti migranti hanno dovuto affrontare nel loro paese di origine e lungo le rotte migratorie, in particolare in
Libia. Ugualmente, è importante che anche l'equipaggio, costituito da volontari e da professionisti socio-sanitari, sappia affrontare le complesse emozioni che una situazione di tale stress può far emergere.
Il team di MEDU è orgoglioso di essere a fianco di ResQ in questa importante missione umanitaria, e sarà a disposizione h24 per fornire assistenza a distanza per tutto il tempo delle operazioni in mare della ResQ People in coordinamento con l'equipe sanitaria a bordo.
Il primo viaggio della ResQ People e' appena iniziato, e noi speriamo sia solo l'inizio di una grande avventura insieme. Per rendere pienamente operative le attività del nostro team a supporto di ResQ, abbiamo attivato una campagna di crowdfunding dedicato ai salvataggi in mare.
Per sostenere economicamente queste attività di formazione e supporto, Medu ha bisogno di te: dona perché la nostra équipe possa lavorare con ResQ nel salvare vite umane nel Mediterraneo.
Grazie.
Aiutaci a portare avanti la nostra campagna condividendola sui social con gli hashtag: #unsalvagentenonbasta #meduconresq