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Cosa faresti se, per qualche motivo, non avessi più un posto dove vivere?
Per qualsiasi essere umano, la casa rappresenta una parte delle proprie radici, quel luogo a cui tornare ogni sera e sentirsi in pace, un contenitore di passato, dove immaginare il futuro e vivere il presente.
Nel nostro paese è in atto un’emergenza abitativa di cui bisognerebbe prendersi cura, che sta mettendo a rischio la possibilità, per molte persone, di avere un tetto sulla testa (Il 35% di chi vive in affitto - fonte Nonisma).
Il costo degli affitti, negli ultimi anni, è aumentato in maniera costante e l’incertezza lavorativa registrata nel post pandemia ha fatto il resto; basta leggere gli annunci sui siti dedicati, per rendersi conto che chi affitta lo fa solo a persone in grado di garantire un’occupazione stabile, con un contratto a tempo indeterminato, o fatturati molto alti.
In questo scenario, le persone che posseggono piccole attività autonome, o hanno contratti precari, sono escluse dalla possibilità di trovare una casa in affitto o di chiedere un mutuo per l’acquisto che, ultimamente, viene concesso solo in condizioni di massima stabilità.
Il progetto
Mi chiamo Roberta Marchi e mi occupo di comunicazione e linguaggio inclusivo per le aziende, a volte lavoro con contratto, altre come freelance. Da molti anni studio le varie forme di discriminazione presenti nel nostro paese e questo percorso ha alimentato un sogno: poter acquistare una casa da lasciare, con lascito testamentario, a un’associazione che si prende cura di donne in condizioni di fragilità o vittime di violenza.
In questo progetto sono racchiusi tanti aspetti che, come collettività, dovremmo approfondire:
Sta capitando anche a me
Come lavoratrice autonoma, faccio parte anche io di quella moltitudine di piccole attività che, avendo guadagni modesti, non riescono più ad accedere a servizi di base che prima della pandemia davamo per scontati.
Quando si parla di partite iva, si pensa subito a persone privilegiate che guadagnano tanto - e spesso in nero -, senza tenere in considerazione il settore di attività e il contesto; per quanto mi riguarda, lavorando con le aziende non ho mai avuto la possibilità di svolgere lavori che non fossero coperti dalla fatturazione, sia perché alle aziende non conviene - per loro ricevere la mia fattura rappresenta un costo da portare in detrazione -, sia perché credo che le tasse debbano essere pagate, nonostante il nostro sistema fiscale sia iniquo e vessatorio verso chi guadagna di meno.
Trovare un lavoro come dipendente sarebbe una buona soluzione e a volte capita, ma i contratti sono sempre a tempo determinato e, quindi, precari.
Come funziona
Entro la fine dell’anno dovrò lasciare l’appartamento nel quale vivo attualmente, e viste le difficoltà a trovarne un altro in affitto, penso sia il momento di provare a realizzare quel sogno per me, e per altre donne.
Ho evidenziato alcune possibilità abitative lontano dalle grandi città, in piccoli paesi, dove le case - e la vita - costano meno.
L’appartamento che sto cercando ha una superficie di 50/60 mq al massimo, e il costo non dovrà superare i 90.000 euro.
Avere una buona parte del costo di acquisto in contanti, mi permetterebbe di accedere più facilmente al credito per l’importo rimanente che, essendo relativamente basso, la banca potrebbe considerare più facilmente restituibile.
Cosa rappresenta
La ‘casa sicura’ è quella che viene garantita alle donne vittime di violenza, per dare loro un posto dove vivere senza essere trovare: un luogo protetto.
In questo progetto si realizza un posto sicuro non solo per me, ma per tutte quelle donne che verranno dopo di me, dando loro la possibilità di ricominciare.
Il tuo contributo, in questa visione, continuerà a vivere per un tempo indefinito, garantendo a più persone la possibilità di ricostruire il proprio futuro partendo da un punto stabile, invece che dall’incertezza.
Condivisione
Ho scelto di condividere questo progetto e la raccolta fondi con il passaparola, per parlare direttamente solo a chi può avere un reale interesse a partecipare.
Nei prossimi mesi, condividerò in questo spazio degli approfondimenti sui temi legati al progetto:
Indipendentemente dalla donazione che farai - o non farai -, potrai condividere questa raccolta fondi con la tua rete e chiedermi maggiori informazioni sui temi coinvolti nel progetto: capire cosa accade nella nostra società è importante per riuscire a fare la propria parte con un po’ di consapevolezza in più.
Grazie.
Roberta