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Salve, mi chiamo Rosso Giovanni, vivo a Saluggia in provincia di Vercelli, Piemonte, la mia famiglia aveva una ditta florida e con buone prospettive di crescita, purtroppo siamo incappati in un funzionario di Banca che ha truffato mio padre, e da li sono iniziati tutti i nostri problemi, i miei genitori assieme a mio fratello erano dei combattenti e di comune accordo abbiamo deciso di far valere i nostri diritti nelle sedi Giudiziarie dato che credevamo molto nella giustizia, i risultati nel credere nel sistema giudiziario Italiano e il seguente: mia madre Marino Maria Maddalena si è ammalata nel 2004 di tumore al seno e avrebbe dovuto essere tranquilla per le cure che effettuava, e non sempre sotto stress, l’epilogo e arrivato nel 2011 quando e venuta a mancare, aveva 68 anni, e mio papà, mio fratello, ed io abbiamo continuato la nostra battaglia in onore di mia mamma.
Nel febbraio del 2020 mio fratello Rosso Francesco che ormai era caduto in depressione per le continue lungaggini dei Processi, ci diceva che andava a casa per riposarsi un po’, sua moglie non vedendolo alzarsi per cena decide di andare a chiamarlo ma arrivata in camere capisce che c’era qualcosa che non andava, e cerca di svegliarlo, ma niente, chiamati i soccorsi dopo un’ora di tentativi di rianimarlo hanno constatato la morte per infarto fulminante, e sono certo che non abbia retto alle continue delusioni in ambito giudiziario, aveva 55 anni.Invece mio padre essendo amante dell’orto domestico quando doveva riflettere passava intere giornate a curare gli ortaggi che aveva piantato, su quello ci dividevamo i compiti lui piantava e raccoglieva poi io li lavavo e li preparavo per metterli via per l’inverno, purtroppo nel giugno 2020 e caduto, lui continuava a dirmi che era inciampato ma io vedendo che non padroneggiava bene il braccio destro lo convinsi ad andare in ospedale, li dopo i primi esami mi hanno comunicato che non era ictus o ischemia ma bisognava indagare meglio, nei giorni seguenti mi comunicano che era un tumore al cervello ed è quello che lo ha fatto cadere, tumore che era inoperabile e in tre mesi se le portato via anche lui, aveva 81 anni, ma in confronto a suoi coetanei sembrava un ragazzino.Adesso sono rimasto solo io e sto cercando la forza di continuare le nostre battaglie per avere giustizia, nonostante tutti i problemi eravamo una famiglia unita, personalmente io ho dovuto rinunciare a costruirmi una famiglia per non scaricare su altre persone ed eventuali figli i problemi e le ritorsioni per aver osato intraprendere la via giudiziaria.Vi chiedo cortesemente dato che non so a chi rivolgermi, se potete darmi una mano dato che nello stato ho perso la fiducia, perché tenere un’intera famiglia vincolata a decisioni che non arrivano mai, favorendo la parte forte in questa vicenda, che sicuramente per il decisore non comporta nessun disagio, ma per la parte debole l’epilogo e stato quanto sopra descritto, non e possibile e immaginabile che uno stato che si definisce democratico porti una famiglia a questi epiloghi ed a un processo della durata di 20 anni, cosa che se fosse stata decisa in tempi ragionevoli magari avrei ancora i miei cari al mio fianco.Spero che questa mia richiesta di aiuto avrà la vostra attenzione, intanto per restituire il favore che mi hanno fatto diversi colleghi di mio padre sto vendendo i pochi beni che mi rimangono per ripagarli della loro fiducia dato che ci hanno supportato le nostre lotte negli anni, e sopra tutto non voglio finire in mano agli usurai e anche perchè la mia famiglia sa cosa vuol dire perdere soldi, e di certo non voglio deludere i miei cari, una volta finito di saldare le mie pendenza e rimanendo senza più una prospettiva di vita, non vorrei arrivare al punto di togliere il disturbo anche io.Sperando in un vostro riscontro positivo, porgoCordiali SalutiRosso Giovanni